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«Niente profughi a scuola». I genitori fermano il piano

Ostiglia. Comune e associazioni deluse: «Era un momento di integrazione». L’istituto comprensivo aveva promosso il progetto. Il ritiro dopo le proteste

di Francesco Romani
1 minuto di lettura

OSTIGLIA. L’istituto comprensivo aveva chiesto di poter usufruire del supporto di alcuni richiedenti asilo per un progetto di integrazione. Ma le proteste di alcuni genitori hanno fatto fare marcia indietro alla dirigenza scolastica che ha comunicato la propria indisponibilità. Dispiaciute associazioni e Comune per le quali «si è persa un’importante occasione di inclusione, proprio in questo momento di sconcerto della cittadinanza dopo i fatti di Parigi».

Tutto nasce circa due mesi fa quando il dirigente scolastico dell’Istituto comprensivo del Po comunica al Comune la propria intenzione di avvalersi di alcuni richiedenti asilo occupandoli in modo volontario nell’accompagnamento dei bimbi alla palestra scolastica durante le ore di ginnastica e nella manutenzione degli spazi aperti della scuola. La richiesta giunge all’amministrazione del sindaco Valerio Primavori perché da parte sua il Comune da tempo è impegnato nel predisporre, d’intesa con la prefettura, dei progetti per i richiedenti asilo. Sino ad oggi sono oltre 30 i “profughi” che sono stati impegnati attraverso la necessaria mediazione di associazioni di volontariato. In particolare l’associazione Conchiglia di Serravalle a Po, il Wwf, l’Anffas e l’oratorio hanno collaborato con gli assessorati per portare a compimento progetti di impiego volontario.

«Quando ci è giunta la richiesta della scuola, la prefettura ci ha spiegato che l’intesa andava fatta direttamente fra l’ente scolastico ed una associazione di volontari. Ci siamo per questo fatti da tramite con il gruppo Team Ostiglia progetti che, essendo composto da ragazzi, poteva fare al caso». I 5 giovani immigrati vengono selezionati con l’assistenza di un ostigliese, Stefano Gardona e si procede all’intesa. Nei giorni scorsi, però, alcuni genitori hanno sollevato obiezioni telefonando sia in Comune che a scuola. Il dirigente scolastico ha quindi preso la decisione di revocare il progetto «viste le numerose perplessità espresse dai genitori».

«Siamo sinceramente costernati – spiega il presidente della consulta volontari Vittorio Movia –. Se c’erano perplessità, il dirigente avrebbe dovuto convocare il consiglio o l’assemblea per chiarire se si trattava di qualche genitore o la maggioranza e decidere a ragion veduta». Dispiaciuto anche il presidente del Team Ostiglia progetti (Top) Stefano Marinich. «Ma capisco anche i genitori dopo lo choc di Parigi».

 

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