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«Truffati per 3.100 euro», nuova denuncia per Fazzi

Una ditta di prodotti per arti marziali accusa l’ex titolare di Ermes: «Ha preso i nostri tatami e non ha pagato. E ora raggira le società sportive»

di Francesco Abiuso
1 minuto di lettura

SABBIONETA. Nuovi guai per Matteo Fazzi, 27 anni, l'ex responsabile del centro studi Ermes che aveva sede nell’ex sede della casa di riposo Serini di Sabbioneta. Condannato a due anni e mezzo per detenzione e coltivazione di marijuana (attività che avveniva proprio all'interno della vecchia sede della Serini), poi denunciato per appropriazione indebita e danneggiamento da uno dei responsabili della Fondazione che si era accorto che dai locali mancavano alcuni busti in bronzo, gli split del condizionatore. Ora la nuova puntata: si è messa in contatto con la Gazzetta una società, la Vaxana srl di Abbiategrasso, che commercializza prodotti per l’attività sportiva, in particolare arti marziali.

Denuncia alla mano, i responsabili della Vaxana sbottano: «Solo leggendo le vostre cronache online abbiamo appreso dei precedenti di questa persona. Purtroppo siamo stati già truffati per l’importo di 3.100 euro». Il racconto parte dall’inizio: «A settembre veniamo contattati da questo Fazzi. Noi vendiamo anche tatami (il tappeto sui cui si praticano arti marziali, ndr) e lui, che si presenta come il responsabile della Olimpian Club di Casalmaggiore, vuole ordinarcene una partita. Inizialmente ne chiede 270; poi decide di iniziare con un centinaio. Siccome li vendiamo a 31 euro a metro quadro, deve pagare 3.100 euro». E così la vendita prosegue: «Il 14 ci mettiamo d’accordo per l’acquisto di cento tatami. Tre giorni dopo Fazzi ci scrive per dire che sarebbe arrivato davanti alla nostra sede un suo corriere per ritirare la merce. Gli abbiamo spiegato che la merce non viene consegnata se prima non c’è copia dell’avvenuto pagamento. Così lui il 16 ci ha inviato via mail un pdf con l’attestazione di bonifico. Il giorno dopo è passato il furgone che ha ritirato la merce».

Ma dopo pochi giorni i titolari della Vaxana si accorgono che qualcosa non funziona. «Il bonifico non veniva accreditato. Così abbiamo chiamato Fazzi per sapere il perché, e lui ci ha detto che c’era stato un disguido che avrebbe risolto il giorno dopo».

Ma nulla succede. E anche altri tentativi, tramite avvocato, di riscuotere la cifra, non vanno a buon fine. Così scattano altri accertamenti: «Abbiamo scoperto che quel bonifico era finto. Era la prova di un pagamento ricevuto da Fazzi, e qualcuno aveva taroccato il documento modificando il beneficiario». Così è scattata la denuncia: «Ma non è tutto. Fazzi tramite il sito olimpianfit.com si occupa lui stesso di vendita di prodotti sportivi. Lui ha preso i tatami da noi per rivenderli alle associazioni sportive a prezzi stracciatissimi. Solo che già 30-40 società sportive si sono rivolte a noi dicendo di aver ordinato a Fazzi tatami, allettati dai bassi prezzi. Hanno pagato, ma mai ricevuto».

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