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Primo round alla Fondazione Bam

Le mancate erogazioni di Mps: la banca dovrà presentare una proposta scritta entro il 16 febbraio

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MANTOVA. Nulla è stato ancora definito, ma si può dire che l’incontro di ieri a Milano fra la Fondazione Banca Agricola Mantovana e la Banca Monte Paschi abbia fatto segnare un punto per la fondazione, che da Siena non riceve i contributi annuali ormai da tre anni.

Dal primo incontro dell’arbitrato, insomma, esce una notizia che può essere benaugurante per Mantova: entro il 16 febbraio la banca senese dovrà far avere alla Fondazione Bam una proposta scritta di accordo. E visto che difficilmente un accordo potrebbe essere trovato su altre basi, è dunque lecito pensare che la banca si appresti ad una proposta che rimedi almeno in parte alle mancate erogazioni.

Va ricordato che non si tratta di pochi soldi: da statuto (elaborato come parte integrante dell’offerta di acquisto della Bam da parte di Mps), la fondazione avrebbe dovuto ricevere 1,33 milioni di euro all’anno da Siena.

Complici le difficoltà finanziarie (e non solo) dell’istituto bancario, negli ultimi anni alla fondazione sono arrivati zero euro. Niente.

Questo, per la fondazione, ha comportato dapprima una drastica riduzione e in seguito un azzeramento dei contributi al territorio, soprattutto per la cultura ed il sociale.

Mantova, senza i soldi della Fondazione Bam, ha perso molte risorse ed ha dovuto rinunciare ad iniziative importanti. È per questo che la Fondazione ha deciso di trascinare Mps all’arbitrato: la banca aveva semplicemente smesso di rispondere alle telefonate da Mantova. L’ultima parola di questa vicenda arriverà a metà febbraio.(e.c.)

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