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Esposto di Forza Italia in Regione: «Fermate quella palestra»

L’accusa: «L’impianto di Borgochiesanuova costa troppo ed è su un’area verde». Palazzi: «Il vecchio progetto era brutto e inutile». Atteso a giorni il verdetto

di Sandro Mortari
2 minuti di lettura

MANTOVA. Opera troppo costosa; mancata citazione della delibera di giunta con cui la si spostava da un’area privata ad una di proprietà del Comune; progetto preliminare approvato prima della variazione della destinazione d’uso dell’area su cui dovrebbe sorgere. Ecco i motivi per cui Giuliano Longfils, consigliere comunale di Forza Italia, ha chiesto alla Regione, con un esposto, di bocciare la nuova palestra da 500 posti prevista a Borgochiesanuova, nell’ambito del piano di riqualificazione urbana. «Longfils vuole solo togliere risorse alla città ed è disinteressato alla comunità - è la replica del sindaco Mattia Palazzi -, mi complimento con il gran maestro» afferma riferendosi all’appartenenza alla massoneria dell’esponente del centrodestra.

Longfils, nel suo esposto inviato all’architetto Giuseppe Barletta dell’Unità operativa sviluppo urbano della Regione che ha in mano la pratica del nuovo centro sportivo mantovano, riassume in cinque pagine dattiloscritte quanto è successo dal 2002, quando fu stipultata la convenzione tra Comune e Unieco per il recupero urbano di quella zona, fino alla delibera della giunta Palazzi del 9 novembre scorso con cui è stato approvato il progetto preliminare della nuova palestra dietro al Famila in sostituzione di quella prevista dall’amministrazione Sodano nei campetti della San Lazzaro.

«Il nostro progetto - dice Longfils - è stato buttato via e sostituito da un altro fatto da un tecnico esterno che è costato 294mila euro; inoltre, il Comune avrà un aggravio di spese perché dovrà urbanizzare l’area attualmente a verde. Inoltre, l’ok al preliminare è stato dato da un organo incompetente, la giunta: infatti, prima si doveva andare in consiglio per cambiare la destinazione d’uso dell’area da verde ad area per i servizi per lo sport, gli spettacoli e il tempo libero e poi redigere il progetto». Quanto all’ubicazione della palestra, il cui costo è salito da 1,3 milioni di euro previsti da Sodano a 2,3 milioni, «finalmente è stata spostata dall’area di proprietà della Sansedoni, gruppo Mps, ad un’altra di proprietà comunale, ma ci si è guardati bene dall’ammettere di aver sbagliato posto inizialmente».

Il sindaco Palazzi replica punto per punto alle accuse di Longfils. «Innanziattutto - dice - non abbiamo cambiato sito. La palestra è sempre stata dove l’avevamo prevista e, quindi, Longfils sbaglia. Quanto al vecchio progetto, oltre che inutile era anche brutto e, pertanto, cambiarlo era la cosa più sensata da fare. D’altronde - non risparmia, il sindaco, una frecciata all’oppositore - Longfils il senso del bello non ce l’ha». Infine, la questione del cambio di destinazione d’uso dell’area: «L’accordo con la Regione ci imponeva di rispettare i tempi e ora la ringrazio per aver condiviso con noi l’opportunità di cambiare il progetto». L’ultima parola, però, spetta al ministero delle infrastrutture a cui è stato inviato dal Pirellone il progetto. A giorni è prevista la decisione. In Via Roma regna l’ottimismo.

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