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Il messaggio passa, ma solo in tre fanno il test Hiv in piazza

Iniziativa ideata da Arcigay "La Salamandra" in collaborazione con Alfaomega e Anlaids. Laboratorio rapido in piazza Marconi

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MANTOVA. In pochi, pochissimi, hanno accettato ieri pomeriggio di sottoporsi in piazza al test dell'Hiv. All'iniziativa, ideata da Arcigay "La Salamandra" in collaborazione con Alfaomega e Anlaids, e col patrocinio di Comune e Provincia, hanno aderito soltanto in tre, peraltro tutte figure istituzionali o comunque pubbliche: Davide Provenzano, presidente della commissione pari opportunità del Comune (in foto); Elena Magri, assessore provinciale alle politiche sociali e Diego Zampolli, presidente Arcigay. Il messaggio comunque è passato, perché tra molti si sono fermati a informarsi in piazza Marconi, e hanno osservato la dimostrazione. Operazione rapida e indolore: bastava lasciarsi pungere un polpastrello dalla dottoressa Fabrizia Zaffanella dell'ambulatorio prevenzione dell'Asl, e ottenere dopo pochi secondi i risultati. Tutti negativi, naturalmente, i tre test effettuati.

L'iniziativa puntava a sensibilizzare l'opinione pubblica sulla necessità di eseguire periodicamente il test, e praticare una sessualità consapevole e protetta. «Siamo in piazza per dire stop all'Aids – ha affermato Zampolli ricordando la celebrazione della Giornata mondiale alla lotta all'Aids del 1° dicembre scorso – in molti comitati Arcigay si stanno svolgendo test come questo». Ha poi elencato i dati sulla diffusione del virus in Europa con 142mila nuove infezioni nei 53 Paesi, il 42% riscontrate a seguito di rapporti omosessuali non protetti, il 32% tra eterosessuali senza profilattico. È stato sottolineato che la campagna nazionale di Arcigay "L'unica differenza è saperlo", è finanziata dalla Chiesa Valdese utilizzando l'8x1000. Fare il test a Mantova è semplice, libero, gratuito ed anonimo: basta andare nell'ambulatorio prevenzione di via dei Toscani 1, palazzina 9/A. (g.s.)

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