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Posenato alla carica: «Avanti con o senza l’aiuto del governo»

Focus sulla calza dopo lo stop al piano di rilancio. Carra: "Il progetto va riproposto". Adici: "Puntare sulla qualità"

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ASOLA. Andare oltre la battuta d’arresto, ovvero il piano di rilancio della calza bocciato dal ministero. Serrare i ranghi e ripartire. Questo il clima emerso dall’incontro tenutosi ieri sera ad Asola nella Sala dei Dieci organizzato dal coordinatore di “Spazio Svolta” Roberto Pantaleo.

La serata aveva per tema il distretto della calza, «idee e proposte per uscire dalla crisi». Al tavolo dei relatori sedevano il deputato Marco Carra, il presidente dell’associazione A.di.ci. Alessandro Gallesi, Donatella Bignotti della segreteria Filctem-Cgil, la vicepresidente della Provincia, con delega al lavoro, Francesca Zaltieri e l’onorevole Gianluca Benamati, della decima commissione Attività produttive commercio e turismo e componente della Commissione parlamentare di inchiesta sui fenomeni della contraffazione, della pirateria in campo commerciale e del commercio abusivo.

Il sindaco di Asola, Raffaele Favalli, è intervenuto nella duplice veste di padrone di casa e di sindaco di un Comune del distretto della calza. In sala, oltre ai relatori, c’erano i colleghi sindaci di Medole (Giambattista Ruzzenenti) e di Piubega (Stefano Arienti).

La parola è toccata al primo cittadino di Castel Goffredo, Alfredo Posenato: «Siamo qui per trovare una soluzione per lavoratori e aziende – ha detto – dal canto mio continuerò nel mio impegno, con o senza chi nel ministero ha le chiavi per la soluzione del problema».

La parola è quindi passata a Carra: «Siamo tutti impegnati per fare uscire la nostra provincia dalla crisi e rilanciarla sul piano economico e occupazione – ha assicurato Carra – a partire dal capoluogo che ha visto la crisi della Burgo, quella della Ies e dove si discute della vicenda Eni-Versalis».

Entrando in tema di distretto della calza, Carra, riferendosi al progetto respinto del ministero, ha detto che tale progetto va rivisto in qualche punto e ripresentato: «Dobbiamo rafforzare il gioco di squadra e ripresentarlo prima di Natale o al massimo ai primi di gennaio e io cercherò di fare da tramite».

Il presidente di A.di.ci., Gallesi, dopo essersi complimentato per la qualificata presenza politica in sala, ha elencato una serie di problemi che rendono difficile risalire la china. Ha aggiunto che un tempo «Castel Goffredo in Europa era il produttore di riferimento, mentre oggi i tempi sono cambiati e bisogna affacciarsi su nuovi mercati caratterizzandosi per la qualità del prodotto».

Bignotti della Filctem ha radiografato la situazione del distretto che «ha visto chiudere tante aziende medio-piccole e che si è ridotto a tre grandi marchi». Soprattutto si è soffermata «sul grave problema dei laboratori illegali e del depauperamento degli ammortizzatori sociali». Prima dell’ultimo intervento, Ruzzenenti ha sottolineato la perdita dei valori e chiesto chiarimenti sul gioco di squadra. La conclusione è toccata a Benamati, che ha ricordato che il governo ha fatto delle scelte sulle quali si può discutere «ma le ha fatte dopo tanto tempo che si faceva nulla». Ricordando l’impegno suo a interessarsi alla vicenda del distretto, ha concluso «dicendo che l’arma da usare è l’informazione al consumatore».

Tullio Casilli

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