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Nuova Ats Val Padana, scelto un manager-medico

La giunta Maroni ha nominato il dottor Aldo Bellini, 54 anni, originario di Bergamo, attuale direttore sanitario dell'Asl Milano 2. Incarico anche per Enzo Lucchini, nuovo presidente dell'Istituto Tumori di Milano. E il medico bozzolese Irvano Loatelli resta nel cda del Besta.

di Roberto Bo
2 minuti di lettura

MANTOVA. Il dopo Borelli, a parte la parentesi di tre giorni della nomina-rifiuto di Lorenzo Ardissone, si chiama Aldo Bellini, 54 anni, bergamasco, medico e attuale direttore sanitario alla Asl Milano 2. E' lui il nuovo direttore generale della Ats Val Padana che ha accorpato le vecchie Asl di Mantova e Cremona.

[[(gele.Finegil.Image2014v1) aldo bellini]]

La nomina questa mattina da parte della giunta regionale dopo la rinuncia dei giorni scorsi del dottor Ardissone, direttore generale della Asl Torino 4, che ha preferito mantenere il suo incarico a Ivrea.

[[(gele.Finegil.StandardArticle2014v1) Sanità, Lorenzo Ardissone rinuncia alla guida dell'ex Asl di Mantova]]

Il dottor Bellini è nato a Sarnico in provincia di Bergamo il 31 luglio del 1961. Da tre anni è direttore sanitario alla Asl Milano 2 e in passato è stato anche direttore del dipartimento Pac dell'Asl Monza-Brianza, dirigente alla Asl città di Milano, alla Asl di Lodi e ha collaborato con l'università di Milano. "Verrò a Mantova il 2 gennaio per un primo passaggio per incontrare i collaboratori della direzione strategica e poi dal 4 iniziamo a lavorare per applicare la nuova riforma regionale".

[[(gele.Finegil.Image2014v1) lucchini]]

Ieri la giunta Maroni ha concluso le nomine della sanità lombarda con i quattro Irccs (istituto di ricerca e cura a carattere scientifico). Il nuovo dg dell'Istituto Tumori di Milano è Luigi Cajazzo, nome non nuovo per i mantovani visto che era stato commissario straordinario per due mesi nell'estate del 2014 durante la temporanea sospensione di Luca Stucchi in seguito al rinvio a giudizio nell'ambito dell'inchiesta milanese. Incarico di prestigio anche per il mantovano Enzo Lucchini, nominato presidente dell'Istituto Tumori. Un altro mantovano, confermato nell'incarico, è il medico bozzolese Irvano Loatelli, che resta nel cda del Besta.

[[(gele.Finegil.Image2014v1) cajazzo]]

"Abbiamo concluso le nomine e sono molto soddisfatto - ha commentato il presidente della Regione Roberto Maroni -. Questa mattina ho incontrato tutti i nuovi direttori e ho detto loro che a gennaio devono avere pronta la loro squadra. Ogni mese faremo un incontro per seguire l'attuazione della riforma. Ho parlato questa mattina con il ministro della Salute Lorenzin - ha fatto sapere il governatore - che, complimentandosi ancora con la nostra legge, mi ribadito che la riforma lombarda del sistema socio-sanitario, verra' proposta come modello per le nomine dei direttori anche nelle altre Regioni italiane".

[[(gele.Finegil.Image2014v1) loatalli]]

Il primo commento è del consigliere regionale  M5S Andrea Fiasconaro: "Apprendiamo della nomina del dott. Bellini al vertice dell'Ats Mantova-Cremona e lo esortiamo a non perdere ulteriore tempo. E' un momento particolarmente delicato per la riorganizzazione dell'Ats, per le funzioni, per il personale. L'applicazione della nuova riforma con tutte le sue declinazioni: la riorganizzazione territoriale, l'organizzazione e sviluppo dei presidi socio-sanitari territoriali pubblici, i rapporti con le università e la salvaguardia dei presidi del territorio che ora nella programmazione comprende anche quello cremonese, richiederà un impegno non indifferente".

"Diamo il benvenuto al nuovo direttore dell'ATS Val Padana Aldo Bellini - commenta il consigliere regionale del Pd, Marco Carra - che, da direttore sanitario dell'Asl Milano 2, viene a governare un territorio completamente diverso per conformazione, come quello di Mantova e Cremona. Ci auguriamo, ovviamente, che accetti l'incarico con entusiasmo,a differenza del predecessore Ardissone cui è bastato che gli facessero un sorriso per cambiare idea, e che possa ben lavorare per lo sviluppo della nostra sanità, partendo dall'ascolto del territorio e sempre in stretto contatto con lo stesso. Ritengo che, almeno per quanto riguarda la parte mantovana, non faticherà a fare meglio di chi l'ha preceduto. Gli assicuriamo disponibilità al dialogo, contando che voglia dare nuovo impulso alle politiche sanitarie e socio-sanitarie già troppo provate da tagli continui di servizi e di posti letto".

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