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Una Vigilia speciale: i ristoratori cucinano per le persone in difficoltà

Quattro attività di ristorazione castiglionesi hanno raccolto l'invito della Caritas locale per il pranzo del 24 dicembre da servire a una cinquatina di persone in difficoltà. A tavola storie di disperazione ma anche di speranza

Luca Cremonesi
1 minuto di lettura

CASTIGLIONE. Quattro attività di ristorazione castiglionesi hanno raccolto l'invito della Caritas locale per il pranzo della Vigilia da servire a una cinquatina di persone in difficoltà. L'iniziativa, promossa dalla Caritas Marta Tana di Castiglione e coordinata grazie all'impegno, volontario, dei quattro ristoratori castiglionesi (Osteria da Pietro, Trattoria Santa Maria, Viennoiserie Gian e Hostaria da Viola) ha preso vita il 24 dicembre a pranzo nei locali della Caritas di via Ascoli.

Le cinquanta persone si sono sedute a tavola poco dopo mezzogiorno dopo che i quattro ristoratori avevano preparato, nelle loro cucine, i quattro piatti che hanno dato vita al menù: tortelli di zucca (Santa Maria), Luccio in salsa (Osteria da Pietro), sformato di zucca (Ostaria da Viola) e panettone e pandoro (Viennoiserie Gian).

“L'invito è arrivato dalla Caritas - spiega Gianpietro Ferri - e ci siamo mossi subito dato che l'iniziativa è importante e di fatto non ostacolava la nostra attività in questi giorni importanti. Ognuno di noi ha realizzato nella propria cucina il piatto che, poi, è stato consegnato alla Caritas. Abbiamo optato per un menù rispettoso delle tradizioni delle nostre zone e della festa che si celebrava. Una bella iniziativa che ci ha visto uniti e che nei prossimi anni possiamo riproporre anche grazie all'aiuto e alla sensibilità dei colleghi”.

Molte le storie che si sono ritrovate sedute attorno al tavolo per un pranzo che è servito anche per dimenticare le sfortune che accompagnano molte delle storie di queste persone. Da chi ha perso il lavoro a chi ha visto cambiare il suo tenore di vita, in pochi mesi, a causa di malattie che gli hanno fatto perdere il lavoro. Per qualche ora c'è stata l'occasione, grazie al buon lavoro di Caritas e ristoratori, di rilassarsi e riacquistare la dignità che, spesso, si sente e si vive come perduta.

 

 

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