Moglia, ragazzi vandali per noia: «Non sapevamo che altro fare»
Hanno danneggiato la palestra della scuola e ora ammettono: «Abbiamo distrutto le finestre della palestra tirando frecce». Sono gli stessi che hanno fatto danni ad Halloween e in oratorio. I genitori ripagheranno il Comune
MOGLIA. Ieri mattina, nella sede provvisoria del municipio, in via IV Novembre, c’è stato l’atteso confronto tra i minorenni, autori degli atti vandalici alla palestra di via Ardigò, accompagnati dai loro genitori, l’ amministrazione comunale e i carabinieri della locale stazione.
I ragazzini, tutti di età compresa tra i 13 e 14 anni, hanno ammesso la loro bravata perché «non sapevano cosa fare» e una volta che l’ufficio tecnico avrà fatto il conteggio dei danni, i genitori si sono impegnati a pagare le vetrate distrutte dall’atto vandalico.
Si è chiusa così, con una ramanzina, la scorribanda di un gruppo di 6-7 ragazzini che tra Natale e Capodanno è entrato nella palestra di via Ardigò dove ha messo a soqquadro gli arredi e con un arco di proprietà della società arcieri, trovato dentro un armadietto, in una sacca, hanno scoccato alcune frecce di alluminio contro quattro-cinque vetrate bucandole e mandandole in frantumi.
I ragazzini sono entrati in palestra senza scassinare le serrature. Sembra infatti che uno di loro avesse fatto una copia delle chiavi. L’arco, che in un primo tempo sembrava sparito, è stato poi ritrovato e riconsegnato ai legittimi proprietari. La svolta alle indagini dei carabinieri di Moglia si è avuta domenica.
I vandalismi tra Natale e Capodanno erano stati denunciati dai responsabili della Polisportiva che ha in uso la palestra e i militari dell’Arma, durante un loro servizio di controllo del territorio, avevano notato che le finestre della palestra di via Ardigò erano illuminate.
Sapendo della denuncia, i carabinieri di Moglia sono andati a controllare l’edificio e hanno scoperto che all’interno c’erano tre ragazzini che giocavano.
Alla domanda «Chi vi ha fatto entrare?», i tre minorenni hanno mostrato il più totale imbarazzo. Da qui si è arrivati agli altri membri della combriccola.
Da indiscrezioni inoltre è trapelato che la stessa banda di minorenni sarebbe la stessa che la notte di Halloween avrebbe imbrattato infissi e muri esterni di abitazioni con lanci di pomodori. Adolescenti bulli che avevano creato problemi anche in oratorio tanto che il parroco è stato costretto a chiuderlo nel pomeriggio.
Ieri mattina, a Moglia, non si parlava d’altro. La gente ha cominciato a chiedersi di chi erano figli i ragazzini che si erano resi responsabili di imbrattamenti e vandalismi auspicando una punizione esemplare: qualcuno vorrebbe che i genitori rifilassero scappellotti educativi, altri hanno suggerito di occuparli in lavori socialmente utili per pagare i danni arrecati al patrimonio pubblico e privato.
Mauro Pinotti
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