Ciclabile sul cavalcavia: allerta dopo il crac della Leale
La società fallita fa parte del consorzio MonMart che dovrà costruire la pista. Murari: «Potremmo decidere di escutere subito la fideiussione della coop»
MANTOVA. Alla notizia del fallimento della cooperativa La Leale più di una persona, in Comune, ha fatto un salto sulla sedia: la società fa infatti parte del consorzio di imprese (“MonMart”) che da tempo ha il compito di costruire la ciclabile che dovrà attraversare il cavalcavia di Belfiore. Si tratta di un’opera molto attesa dai ciclisti e da chi vorrebbe poter accedere al parco di Belfiore a piedi ma, al tempo stesso, è un’opera che sembra sempre lontana. Ovvio, a questo punto, che il fallimento di una delle imprese coinvolte pone un serio interrogativo e impone scongiuri a raffica.
Secondo quanto fa sapere l’assessore all’urbanistica Andrea Murari, proprio oggi 7 gennaio il Comune deciderà se imprimere un’accelerata. «Ci incontriamo - conferma infatti Murari - per decidere se incassare immediatamente la fideiussione della Leale. Posto che la fideiussione dovrebbe essere al sicuro rispetto alla procedura fallimentare, comunque dobbiamo seriamente considerare di procedere subito con l’escussione per evitare problemi agli altri soci del consorzio di imprese».
La fideiussione riguarda infatti tutto il consorzio di imprese, guidate dalla capofila Condotte: se la fideiussione della Leale dovesse finire nel calderone fallimentare, la quota della cooperativa dovrebbe essere ripartita fra gli altri soci. Non pagasse la Leale, insomma, pagherebbero gli altri.
In proposito, Murari manifesta una certa tranquillità. «Certo dispiace molto che la Leale sia fallita, anche perché è suo un importante cantiere proprio a Belfiore, in via Monsignor Martini, che a questo punto è ad alto rischio. Riteniamo però che la ciclabile sia al riparo dalla procedura. Questo non esclude però che il Comune decida di cautelarsi fino in fondo escutendo la garanzia versata a suo tempo dalla cooperativa di Roncoferraro. Stiamo parlando di una fideiussione da un milione di euro».
Se tutto dovesse procedere secondo i piani, il cantiere per la ciclabile del cavalcavia dovrebbe essere aperto in marzo. Per la scelta del progetto il Comune ha dovuto fare i conti con le difficoltà di un passaggio a destra, sul lato della ferrovia, accettando l’idea di una ciclabile che attraversi due incroci caldi come quelli di viale Pompilio e strada Dosso del corso. Il passaggio della ciclabile sul cavalcavia saranno protetti così come avviene, ad esempio, per l’attraversamento di via Camerlenghi, a ridosso del Mamu, oppure come avviene a Cittadella in via Verona.
Non sarà un’”autostrada” per biciclette, insomma, ma finalmente metterà a disposizione dei cittadini che non possono o non vogliono prendere l’automobile i giardini di Belfiore.
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