Il barbiere chiude e saluta con un appello per salvare il negozio
Una lettera d’addio ai clienti formato manifesto, appesa alla porta del negozio che chiuso battente da gennaio. Ma anche un appello lanciato al paese: conoscete chi voglia rilevare l’attività?
GUIDIZZOLO. Una lettera d’addio ai clienti formato manifesto, appesa alla porta del negozio che ha chiuso i battenti da gennaio. Ma anche un appello lanciato al paese: conoscete chi voglia rilevare l’attività e non interrompere un servizio fondamentale per un paese? Un’uscita di scena che fa discutere quella di Adriano Roverselli che, oltre ad essere segretario del Ciclo Club 77, è stato per decenni barbiere a Guidizzolo. «Carissimi amici – recita il messaggio-manifesto appeso in via Sturzo – dopo 45 anni di forbici, shampoo, rasoio, è giunto anche per me il momento di abbassare definitivamente la serranda».
«Dopo tanti anni – spiega lui al telefono – e con una media di quindici clienti quotidiani, non ce la faccio più». decisiva anche la voglia di avere più tempo oltre che per sé, la famiglia, i baby ciclisti, «possibilmente andando con loro a fare qualche chilometro in bici». Eppure, ecco il cruccio confessato a chiare lettere: «Posso dire di non avere rimpianti se non quello, forse, di vedere il negozio chiuso e senza un’adeguata continuità».
«Prima di chiudere – spiega – ho cercato in tutti i modi di trovare qualcuno che volesse rilevare l’attività. Ho fatto annunci, e qualche giovane si è anche presentato per un colloquio. E gli ho spiegato tutto: che l’attività è avviatissima, certo, ma quella del barbiere da uomo non è un’attività redditizia come quella del parrucchiere per signora o unisex. Così..». Così la ricerca di un erede, almeno per il momento non ha dato risultati. Così la serranda è calata come un sipario su quell’universo di poltroncine e asciugamani, di forbici, pettini e brillantine. Almeno per ora. Ci sarà una nuova pagina? (fa)
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