L'udienza preliminare di Sodano spostata a Roma
Il giudice bresciano accoglie l’eccezione di incompatibilità territoriale sollevata dagli avvocati della difesa
BRESCIA. Primo colpo di scena questa mattina a Brescia, alla prima udienza del processo sull'indagine Pesci. Gli imputati del filone corruzione, Nicola Sodano, Attilio Fanini, Franco Bonferroni, Pasquale De Lise, Luigi Grillo, Tarcisio Zobbi, andranno all'udienza preliminare a Roma.
Il giudice ha accolto l’eccezione di incompatibilità territoriale sollevata dagli avvocati della difesa. Quindi Brescia trasmetterà gli atti a Roma, perché i fatti sono stati commessi nella capitale.
Per l’altro episodio di corruzione Sodano-Laratta, l’udienza preliminare invece avrà luogo a Mantova, competente territorialmente.
L’udienza di oggi invece è stata rinviata a martedì 26 gennaio. E’ stata stralciata la posizione del boss Nicolino Grande Aracri, attualmente in carcere a Opera, per un problema di notifica al nuovo avvocato che lo assiste. Quindi per Grande Aracri, rinvio dell’udienza preliminare al 2 febbraio, sempre a Brescia.
Grande soddisfazione è stata espressa al termine dagli avvocati difensori. "Siamo soddisfatti - ha sottolineato Sergio Genovesi, difensore di Sodano insieme a Luca De Antoni - del riconoscimento dell'incompatibilità territoriale. E siamo fiduciosi che a Roma le alchimie della procura bresciana non si ripeteranno. Purtroppo però l’aggravante di aver agevolato l’associazione mafiosa non è caduta». Sconcerto invece da parte dell’Antimafia bresciana per scorporo dei reati.
All’inizio del processo si sono costituiti parte civile il Comune di Mantova e l’imprenditore di Curtatone Mattteo Franzoni, ex socio di Muto, vittima di estorsioni.
Presenti gli imputati Antonio Muto, i fratelli Danilo ed Ennio Silipo e in videoconferenza gli imputati in carcere.
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