In evidenza
Sezioni
Magazine
Annunci
Quotidiani GNN
Comuni

Processo Montedison. Oggi sentenza d’appello

Cinquantasette anni e tre mesi per l’omicidio colposo di undici operai: si era concluso così nell’ottobre del 2014 il processo di primo grado ai ai dodici ex manager Montedison. Oggi al tribunale di Brescia, la sentenza d’appello

1 minuto di lettura

MANTOVA. Cinquantasette anni e tre mesi di reclusione per l’omicidio colposo di undici operai: si era concluso così nell’ottobre del 2014, dopo 14 anni d’indagini e udienze, il processo di primo grado ai dodici ex manager Montedison accusati della morte di 73 dipendenti (dieci le condanne). Oggi al tribunale di Brescia, tre mesi dopo la prima udienza, è attesa la sentenza d’appello.

In primo grado il giudice Matteo Grimaldi aveva riconosciuto l’omicidio colposo in tutti i casi di mesoteliomi d’amianto e, per la prima volta in Italia, accolto il nesso di causalità tra l’esposizione al benzene e l’insorgere della leucemia nel caso di un operaio, ma aveva negato il dolo per l’omissione di cautele contro gli infortuni sul lavoro (l’articolo è il numero 437 del codice penale). Scontentando sia l’accusa sia le difese.

Tra i cardini attorno a cui ruota l’istanza d’appello dell’ex procuratore capo di Mantova, Antonino Condorelli, c’è infatti la volontarietà delle rimozioni e omissioni di cautele antifortunistiche nello stabilimento di via Taliercio, «a escludere, o quantomeno limitare e attenuare in misura significativa, l’esposizione e l’inalazione da parte dei lavoratori di sostanze tossiche (benzene e amianto)».

A far storcere il naso alle difese, invece, la formula adottata dal giudice: gli imputati erano stati assolti «perché il fatto non costituisce reato». Traducibile liberamente in: l’omissione di cautele non sarà stata dolosa, intenzionale, ma è pur sempre riconducibile a una responsabilità. Il processo Montedison è stato citato anche dal procuratore generale della Corte d’Appello di Brescia, Pier Luigi Maria Dell’Osso, durante l’inaugurazione dell’anno giudiziario, come esempio virtuoso nonostante l’affanno: «La Procura di Mantova, pur essendo ridotta, per un non trascurabile lasso di tempo al 50% del modesto organico, ha condotto il cosiddetto processo Montedison, dimostrando autentica dedizione, professionalità e capacità di lavoro davvero meritorie».

I commenti dei lettori