In evidenza
Sezioni
Magazine
Annunci
Quotidiani GNN
Comuni

Passaggi a livello. Ecco dove i tempi rimangono infiniti

Il pressing su Rfi ha prodotto miglioramenti in due punti. Ma a Cittadella e Gambarara non sono previsti interventi

di Nicola Corradini
1 minuto di lettura

MANTOVA. È riuscita a metà l’azione di pressing dei sindaci di Mantova e Curtatone sull’azienda ferroviaria per ridurre i tempi di attesa davanti alla sbarre abbassate dei passaggi a livello che circondano la città e che interrompono la viabilità su arterie importanti del comune confinante. Perché se Rfi ha avviato i lavori per ridimensionare notevolmente la durata dello stop al traffico per gli impianti di Borgochiesanuova (davanti all’ingresso dell’Is Fermi, per intenderci) e in quello di Levata sui binari della Mantova-Modena – facendo già registrare i primi miglioramenti – non sono invece in calendario interventi su altri passaggi a livello da incubo: quelli di Cittadella (via san Giovanni Bono) e di Gambarara (via Brescia).

«Anche questi impianti sono stati segnalati nella protesta che un anno e mezzo fa le amministrazioni comunali coinvolte avanzarono nei confronti di Rfi – spiega il comandante della polizia locale, Paolo Perantoni – Per il momento la società ferroviaria ha predisposto interventi lungo la linea che crea maggiori problemi per il traffico, vale a dire la Mantova Modena. I passaggi a livello di Borgochiesanuova e di Levata erano una priorità non solo per i tempi di attesa, che arrivavano anche sugli 8 minuti, ma pure per la ricaduta sulla viabilità generale. Sono interventi impegnativi sotto il profilo economico e, al momento, non sappiamo quando Rfi ne predisporrà di analoghi sugli altri passaggi a livello segnalati».

Rapporto difficile quello tra il capoluogo e la rete ferroviaria. I binari sono come un cappotto metallico che strozza le principali strade d’uscita e di accesso all’area urbana. È sempre stato così: da Porta Cerese ai punti di accesso citati prima fino all’impianto di fronte al vecchio ingresso dell’ospedale Poma (all’interno del centro abitato), il passaggio di un convoglio per Verona o Monselice rappresenta inevitabilmente la formazione di code. Che possono raggiungere dimensioni notevoli negli orari di punta, quando la gente esce dal posto di lavoro e non ha la fortuna di abitare a portata di bicicletta o di passeggiata a piedi.

I tempi di attesa si sono allungati terribilmente da un paio d’anni a questa parte, provocando le proteste degli automobilisti. Non a caso quando la notizia della riduzione dei tempi sulla Spolverina e a Levata è stata pubblicata online dalla Gazzetta di Mantova, si sono moltiplicate le segnalazioni di altri passaggi a livello lumaca da parte dei lettori. Ma per quelli, al momento, non sono previsti interventi .

I commenti dei lettori