Maroni convoca i manager: «Verifiche sugli appalti»
Il presidente della Regione chiama a raccolta tutti i direttori. A Milano anche Stucchi e Bellini. Il governatore: «Fate le scelte giuste»
MANTOVA. «Voglio vederci chiaro, capire cosa sia necessario fare per evitare che succeda ancora in futuro. Faremo tutti gli approfondimenti sulla vicenda e le verifiche nelle strutture ospedaliere e sulle gare. Vi chiedo la massima collaborazione. Da parte mia non c'e' altro scopo se non quello di garantire la massima e totale trasparenza». È quanto ha detto ieri pomeriggio il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, in riferimento all’ultima inchiesta sulla corruzione nella sanità lombarda che ha coinvolto il suo braccio destro Fabio Rizzi, incontrando a Palazzo Lombardia i direttori del sistema sanitario regionale, tra cui anche il manager dell’Asst di Mantova, Luca Stucchi, e il suo collega della Ats Val Padana, Aldo Bellini.
«Abbiamo già gli strumenti, le regole, le procedure e gli organi di controllo - è stato il ragionamento di Maroni -. La nuova legge istituisce l'Agenzia di Controllo che è indipendente e sarà gestita da rappresentanti delle opposizioni. Salvo intervenire su eventuali lacune, il sistema che abbiamo oggi su appalti pubblici e assegnazioni di servizi è fornito di regole, procedure e sistemi di controllo. Bisogna che siano applicati e rispettati».
Nonostante questo, ha aggiunto Maroni «voglio capire da voi quali sono le cose da cambiare. Puo' darsi che ci siano alcune procedure che, secondo la vostra esperienza, devono essere modificate». Maroni ha anche richiamato i direttori alla propria responsabili nelle decisioni: «Dovete fare le scelte in base a ciò che è giusto fare cioè quello che serve ai cittadini. Tutto il resto a me non interessa e non deve interessare neanche a voi». «La riforma - ha aggiunto - continua nella sua attuazione».
«Possiamo cogliere anche l'occasione - ha concluso il presidente - per fare una serie di verifiche sull'esternalizzazione di alcuni servizi. Valutiamo se sia utile continuare per questo o per altri servizi». Intanto con la prossima settimana inizierà il giro degli interrogatori davanti al pm per gli arrestati nell’indagine che ha portato in carcere anche il consigliere regionale lombardo (ora sospeso) Fabio Rizzi e l’imprenditrice Maria Paola Canegrati, la “zarina” dell’odontoiatria lombarda, che si sarebbe aggiudicata con la sua galassia di società diversi appalti truccati grazie anche all’aiuto di Rizzi.
Ieri sulla vicenda il consiglio direttivo dell’Ordine dei Medici di Mantova ha emesso un comunicato: «Le notizie di queste ore sono fonte di forte preoccupazione e sconcerto per la classe medica. Tali eventi, se confermati, alienano la fiducia dei cittadini, offendono il lavoro onesto di tanti professionisti e finiscono per minare la credibilità dell’intero sistema sanitario pubblico.
I commenti dei lettori