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Maroni: «Serve l’autorità anti-corruzione»

Il presidente della Regione ha presentato un progetto di legge per istituire un'autorità anti-corruzione regionale «dopo i gravi fatti» portati alla luce dal caso Rizzi

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MILANO. Il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, ha presentato un progetto di legge per istituire un'autorità anti-corruzione regionale «dopo i gravi fatti» portati alla luce dal caso Rizzi. Lo ha annunciato lo stesso Maroni in una conferenza stampa, spiegando che la futura Arac (sul modello dell'Anac nazionale guidata da Raffaele Cantone) farà parte di un nuovo piano d'azione anticorruzione e dovrà «svolgere attività di prevenzione e di contrasto della corruzione e dell'illegalità nella Regione e negli enti del sistema regionale».

Maroni ha chiesto di esaminare il progetto di legge in Consiglio regionale «entro il 15 marzo». Intanto  stamattina, lunedì 22 febbraio, si è svolto il flash mob “Sfrattiamo Maroni” organizzato dal M5S davanti a Palazzo Pirelli, per chiedere al presidente  di andare a casa. Parlamentari e consiglieri regionali lombardi sono arrivati all’ingresso di Palazzo Pirelli con un furgone con la scritta "Traslochi M5S" e un’autoscala con la scritta “Sfrattiamo Maroni”.

I portavoce hanno distribuito fac-simili banconote da 500 euro con la foto del presidente Maroni e la scritta "Saniteuro"; sul retro delle banconote le scritte: “Sanità pubblica impoverita”, “Sempre più risorse e potere alla Sanità Privata accreditata”, “Controlli non pervenuti” e “Solito giro di poltrone”. «Maroni si è dimenticato delle promesse fatte in campagna elettorale – ha commentato il consigliere regionale Andrea Fiasconaro – Riteniamo assolutamente necessario tornare al voto in Lombardia». M5S ha chiesto che sia istituita subito una commissione d’inchiesta su liste d’attesa nella Sanità Lombarda e sull'esternalizzazione di servizi sanitari.

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