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L’Ordine difende il veterinario colpito «Un’intimidazione»

Pronta risposta dell’Ordine dei medici veterinari all’aggressione subita dal collega venerdì mattina nel parcheggio dell’Unigest di Pietole. «Si tratta di un episodio gravissimo - commenta il...

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Pronta risposta dell’Ordine dei medici veterinari all’aggressione subita dal collega venerdì mattina nel parcheggio dell’Unigest di Pietole.

«Si tratta di un episodio gravissimo - commenta il presidente Angelo Caramaschi - che ripropone un problema che ormai non riguarda più solo alcune zone d’Italia e sul quale di recente la Federazione Nazionale degli Ordini dei Veterinari ha interessato il Ministero dell'Interno. Auspichiamo che le forze dell'ordine facciano presto chiarezza sulla vicenda e possano individuare rapidamente i responsabili, anche per garantire una maggiore tranquillità nei confronti di chi ogni giorno opera a tutela della salute e della sicurezza alimentare dei cittadini. Il fenomeno delle intimidazioni ai veterinari pubblici - aggiunge il presidente - , il vandalismo e la violenza, sia fisica che verbale, non hanno alcun posto all’interno della professione e vanno fermamente condannati».

Ricordiamo che il veterinario - tuttora sotto choc - è stato aggredito nel parcheggio del macello dove presta servizio per conto dell’Asl. Sceso dall’auto è stato avvicinato da due individui che, senza parlare lo hanno riempito di pugni lasciandolo a terra, per poi andarsene indisturbati. La procura della repubblica ha comunque aperto un’inchiesta di cui si sta occupando la squadra mobile di Mantova. Per l’ordine dei veterinari si tratta comunque di un’intimidazione. Il lavoro del veterinario al macello è fatto di diversi step. Il primo riguarda il controllo del bestiame all’arrivo. Se il trasportatore non garantisce il cosidetto benessere animale è soggetto a sanzioni che partono da un minino di tremila euro. Qualcuno ha voluto vendicarsi per questo? Non si sa. Il veterinario ha raccontato alla polizia di non aver mai visto i suoi aggressori. (gol)

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