Exterran tira dritto. La rsu Belleli: "Vuole chiudere"
Sale la tensione tra presidio e assemblea. Poi l’azienda gela i lavoratori. Gli operai bloccano gli ordini già pronti. Oggi il terzo giorno di sciopero
MANTOVA. «Noi abbiamo dato la disponibilità a portare avanti i lavori per evitare penali, e sabato ci sono stati operai impegnati fino a mezzanotte per evitare danni ad un componente. Abbiamo dato disponibilità ad aprire una trattativa sulla riorganizzazione. Abbiamo posto una sola condizione: che Exterran ritirasse subito la disdetta del contratto aziendale, perché non ci si siede ad un tavolo partendo da un provvedimento di questo tipo. Ma loro cosa ci hanno risposto? Hanno risposto che si può trattare, ma che non ritirano la disdetta del contratto. In pratica, trattano solo sulla base del loro diktat. E’ inaccettabile. A questo punto c’è una sola chiave di lettura per questo comportamento: vogliono chiudere la Belleli».
Mauro Mantovanelli, segretario della Fiom, ha appena terminato l’ultima assemblea di una lunga giornata iniziata con il presidio davanti ai cancelli e proseguita con un’assemblea che ha di fatto sancito l’autogestione della fabbrica. Per evitare di far saltare tutto per aria, hanno deciso i lavoratori, gli ordini più delicati non vanno abbandonati. Ma il clima è cambiato bruscamente nel pomeriggio, dopo che Exterran ha confermato la sua linea e ha ribadito la fiducia nei consulenti di Alix.
«Non vogliono trattare? Allora i lavori finiti non vengono consegnati. Faremo solo le lavorazioni di sicurezza, decideremo noi quali. Lo sciopero sarà ancora più duro», annuncia Mantovanelli, supportato da tutti i lavoratori. Anche oggi, dunque, la lotta continua. Con un’ombra sulle reali intenzioni della multinazionale statunitense ad aleggiare sullo stabilimento.
Ecco allora che il sindacato vuole andare a vedere fino in fondo qual è il vero volto di Exterran. E’ sempre Mantovanelli a spiegare: «Alix è o non è interessata a far andare avanti la Belleli? Allora sappia che fermiamo tutto, che gli ordini pronti non saranno consegnati e che Exterran pagherà penali per i ritardi. E allora, se il futuro della Belleli interessa davvero, ci chiami, ci contatti direttamente. Noi aspettiamo una telefonata dell’amministratore delegato di Alix, Luca Ramella, lui sa dove trovarci. Se vuole sbloccare qualche commessa deve riconoscerci come controparte, altrimenti da qui non esce più niente». Oggi sarà il terzo giorno di sciopero: per gli operai non è certo una situazione semplice. Anche per questa ragione tutti, in via Taliercio, auspicano che le istituzioni, a partire dal Comune e per finire con il governo, attivino i loro contatti per fare in modo che non si arrivi alla tragedia di un’altra chiusura.
«Siamo tornati ad un passato che speravamo di non dover rivivere - aveva detto in mattinata Mantovanelli, intervenendo in assemblea - Ma in tutta questa storia c’è qualcosa che non va». Ieri (vedi articolo nella pagina a fianco) la rsu aveva scritto una lettera al numero uno di Exterran, Andrew Way. Contestualmente era arrivata la dura risposta dell’ad di Belleli Energy Cpe, Daniel Schlanger.
E così la rsu ha nuovamente rivolto un appello a Way: «Le chiediamo se ha avuto modo di visionare la nostra mail spedita oggi (ieri, ndr) alle 13 circa ora locale. Restiamo in attesa di una Sua gradita conferma. Nel frattempo, in merito alla lettera inviataci da Daniel Schlanger alle 15, non ravvisiamo purtroppo alcun elemento di apertura utile a sbloccare lo sciopero in corso unitamente alle cause legali e aprire una serena e proficua trattativa. Pertanto le iniziative di sciopero continueranno anche nei prossimi giorni. Per senso di responsabilità stiamo comunque garantendo alcune lavorazioni tecnologiche e di sicurezza. Auspichiamo che lei prenda in considerazione le osservazioni e le proposte che le abbiamo fatto dettagliatamente nella mail precedente (in fase di traduzione) e che si renda disponibile ad un incontro o ad un contatto diretto con le rappresentanze sindacali».
[[(gele.Finegil.StandardArticle2014v1) Protesta alla Belleli: la fermiamo]]
I commenti dei lettori