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Castiglione abbraccia monsignor Cipolla che torna da vescovo

Rimpatriata e giornata fra gli amici del presule di Padova. L’omelia in duomo: «Il mondo cambia, dobbiamo osare»

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CASTIGLIONE. Nel giorno in cui si ricorda la nascita di san Luigi Gonzaga torna a Castiglione monsignor Claudio Cipolla, vescovo di Padova, una delle diocesi più grandi d’Italia. Il primo appuntamento è in duomo, la grande chiesa dove Cipolla, ricorda il parrocco di Castiglione don Spagna nel suo saluto iniziale «ha celebrato la sua prima messa».

Ma il duomo è anche chiesa di San Luigi, il santo a cui monsignor Cipolla è molto legato perché con i giovani il vescovo di Padova ha lavorato molto nei suoi anni castigllionesi, soprattutto con gli scout nel quartiere Cinque Continenti per dare un aiuto ai primi migranti che arrivano nel comune morenico. Cipolla è entrato in duomo ben prima della messa accogliendo i castiglionesi, gli amici e i conoscenti con una stretta di mano e un abbraccio.

Non mancano momenti di commozione per il sacerdote diventato vescovo che però, ricorda all’inizio della messa, «non ci pone affatto sue due piani diversi, siamo tutti uguali, tutti stiamo camminando, insieme, verso il Signore e le differenze non esistono» afferma con voce ferma che però lascia cogliere un po’ di emozione per essere davanti alla gente e agli amici di Castiglione.

[[(MediaPublishingQueue2014v1) La festa con le vecchie amicizie]]

«È un gradito ritorno – afferma don Spagna – e siamo felici che abbia scelto questo giorno così importante per far visita alla nostra comunità». Sull’altare, oltre a don Spagna e padre Luigi Mostarda, rettore della Basilica di San Luigi, ci sono i sacerdoti di Castiglione e dei comuni limitrofi, oltre ai diaconi e alla corale. Nell’omelia Cipolla ricorda l’importanza di correre, insieme, verso la meta comune della nostra vita. «Aver chiaro il nostro obiettivo è importante. Dobbiamo correre insieme, osare e a tenere il passo di un mondo che cambia velocemente, ma che ha bisogno di testimonianza e di coraggio. Questo è il vero senso del tesoro della nostra vita, perché tutto cambia: essere attenti».

Dall'altare: "Siamo tutti povera gente"

A messa finita in molti si fermano per salutarlo e c’è spazio per un selfie di gruppo con tutti i sacerdoti e con gli ex compagni di classe delle elementari di Astore dove ha vissuto. Nel pomeriggio, prima della messa in san Luigi, monsignor Cipolla è stato ospite della Caritas Marta Tana, realtà che ha contributo a fondare nei suoi anni castiglionesi.

Luca Cremonesi

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