Mantova, badanti di condominio per gli anziani soli
Iniziativa sperimentale nei palazzi di Lunetta: volontarie al servizio dei pensionati. Accompagnamento, commissioni e compagnia. Ma anche per pregare insieme
MANTOVA. Per combattere l'emarginazione degli anziani e dare loro un aiuto arriva la badante di condominio. L'iniziativa è partita il 9 marzo in forma sperimentale a Lunetta ed è promossa dall'associazione "Vivere la Città-Centro Sociale Fabrizio Lori", presieduto da Lidia Bertellini.
Nell'epoca dell'economia condivisa, le persone della terza età ancora autosufficienti, ma che soffrono di solitudine ed hanno bisogno del disbrigo di piccole faccende, possono avvalersi di questa nuova figura assistenziale. Chi necessita di essere accompagnato a fare la spesa, in farmacia, avere semplicemente vicino qualcuno con cui dialogare, può rivolgersi alla badante per alcune ore della giornata (attualmente solo il pomeriggio), dividendo la propria assistenza con altre persone che hanno i medesimi bisogni e risiedono nello stesso stabile o nelle vicinanze. Un'opportunità importante soprattutto per chi non può permettersi un aiuto 24 ore su 24 o non desidera avere sempre qualcuno per casa.
«Abbiamo già ricevuto cinque richieste – spiega Bertellini –. La nostra associazione rappresenterà il canale per fare incontrare la domanda con l'offerta. Se il progetto funzionerà prenderemo accordi con la cooperativa sociale badanti Csb e si potrebbe decidere di prevedere una retribuzione». Al momento, infatti, le badanti svolgono opera volontaristica e non vengono pagate, in futuro potrebbe trasformarsi invece in una fonte di reddito il cui pagamento non si esclude possa essere condiviso tra i vari committenti in modo proporzionato al tempo. In alcuni Comuni della provincia di Milano il servizio rientra nell'ambito dell'assistenza domiciliare ed è garantito dall'amministrazione.
«Partiamo solo al pomeriggio e le badanti saranno destinate solo ad azioni di compagnia, svago, gioco, commissioni e magari per portare gli anziani che lo desiderano al nostro Centro a fare merenda tutti insieme – sottolinea la presidente –. Uno dei grandi problemi di questo quartiere è la solitudine. Avevamo proposto il progetto all'amministrazione comunale nell'agosto scorso, quando le richieste erano una ventina. Per lungaggini burocratiche siamo arrivati ad oggi. Iniziamo con 5 anziani e due badanti». Il tempo occupato mediamente si aggira attorno all'ora e mezza per ogni utente. Nel gruppo c'è anche chi chiede compagnia nella recitazione del rosario. Incontriamo Rosa, una delle volontarie, che racconta cosa la spinge a questo servizio. «Ho una fede profonda – dice –. Sono a casa, non lavoro ed ho tempo libero da mettere a disposizione di chi ha bisogno. Per me è una ricchezza, perché queste persone sono capaci di dare tanto affetto».
Graziella Scavazza
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