Piano per il Paiolo in bilico. «Decideremo a maggio»
I lavori sono fermi da quasi due anni, proroga per tagliare gli alberi e ripiantarli. Bottoli: «Mercato in crisi e ostacoli ambientali, ma speriamo di poter proseguire»
di Sandro MortariMANTOVA.Un anno in più per tagliare gli alberi e gli arbusti davanti all’ospedale Poma, in via lago Paiolo, e per mettere a dimora il nuovo bosco. È quanto ha ottenuto dalla Provincia la Pitentino srl, la società a metà tra Bottoli e Laterizi Brioni che deve realizzare il piano urbanistico Te Brunetti-Nuovo ospedale. Avrà tempo, dunque, sino al 2 aprile 2017 per disboscare i 15mila metri dell’area ex lago Paiolo e per realizzare quelle opere di compensazione ambientale, principalmente un nuovo bosco, che avranno la funzione di mitigare l’effetto di nuove case, negozi e uffici previsti dal piano. La volontà, dunque, da parte degli imprenditori di far ripartire i lavori fermi da quasi due anni c’è tutta; ma le perplessità da superare sono ancora tante.
«Entro maggio di quest’anno, quando approveremo il bilancio della Pitentino - dice Alberto Bottoli - decideremo se andare avanti o meno con il progetto. Io spero di proseguire, anche se con tutti gli ostacoli ambientali che ci sono stati messi e il mercato dell’edilizia in difficoltà, non sarà facile. Nello specifico, la nostra autorizzazione paesistica scade il 2 aprile 2017 e, quindi, non abbiamo fatto che chiedere un riallineamento di quella forestale che sarebbe scaduta tra qualche settimana: gli interventi che dovremo fare sono sempre gli stessi autorizzati nel 2012». Prima di muovere le ruspe la società dovrà comunicare a Palazzo di Bagno la data di avvio dei lavori di trasformazione, presentare un cronoprogramma degli interventi pianificati e autorizzati (comprensivo delle operazioni di manutenzione del bosco) e prorogare la durata della fidejussione, già presentata, almeno sino al 2 aprile 2024.
La crisi finanziaria in cui è incappata la Bottoli si è riverberata anche sulle altre società partecipate e, per quanto riguarda la Pitentino, ciò ha comportato un blocco delle attività. La società aveva appaltato le opere di urbanizzazione, ma poi per mancanza di risorse era stata costretta a bloccare quei lavori che, come per tutti i piani urbanistici, costituiscono la «base» su cui costruire il resto.
L’ok della Regione al piano urbanistico è arrivato nel 2011 dopo tante polemiche iniziate fin dal 2009, quando l’amministrazione comunale guidata da Fiorenza Brioni approvò il progetto redatto dall’archistar Podrecca. Il comitato civico salviamo il Paiolo si era messo di traverso con una serie di ricorsi e petizioni che, alla fine, avevano indotto il Pirellone a dare il via libera ma con una serie di prescrizioni. Il piano Nuovo ospedale prevede un nuovo quartiere per quasi mille abitanti al Trincerone: edifici residenziali, commerciali e direzionali affacciati su una piazza in cui scorre una parvenza del vecchio canale Paiolo, con tanto di parcheggio sotterraneo. Nel corso degli anni, però, si è deciso di andare avanti per stralci, privilegiando il parcheggio, la parte commerciale e gli edifici direzionali.
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