Mantova, a Palazzo Cavriani in visita arriva un discendente
Giornate di Primavera Fai. In due giorni 3.740 in fila per ammirare lo storico palazzo di via Trento. Anche il sindaco ringrazia il Fai: "Code come questa si fanno volentieri"
Maria Antonietta FilippiniMANTOVA. Alessandro Cavriani è entrato per la prima volta nel palazzo dei suoi avi, grazie alle Giornate di primavera del Fai. E’ anche uno degli ultimi discendenti maschi, visto che il marchese Federico, suo cugino che vive a Roma, non ha figli. Alessandro ieri era accompagnato dalla moglie e dai due loro bambini, Ferdinando e Vittoria, nomi di famiglia. Trentotto anni, romano, vive a Milano e, come tutti, è rimasto ammirato della bellezza del palazzo, ma anche amareggiato per le condizioni in cui si trova. A ereditarlo avrebbe dovuto essere un altro Alessandro Cavriani, morto però da eroe in guerra, dopo aver affondato il suo cacciatorpediniere perché non fosse catturato. Il palazzo rimase così alla sorella Aliana, che lo abitò fino alla morte, pur avendolo ormai venduto. Il marchese Federico è cugino di Aliana e del padre dell’Alessandro che ieri ha fatto la coda insieme a oltre 2.600 persone. Infatti tra domenica 20 e sabato 19 marzo i visitatori di palazzo Cavriani sono stati ben 3.740.
«Abbiamo fatto l’orario continuato – spiega il capodelegazione Fai di Mantova Annamaria Petrobelli – e ci stiamo organizzando per aprirlo un’altra domenica in aprile. Infatti, alcune persone sono rimaste fuori quando si è dovuto per forza chiudere Palazzo Cavriani per motivi di sicurezza. E’ andata molto bene anche a Castiglione con 950 visitatori a palazzo Beschi e a Sabbioneta con 820 al Palazzo del Cavalleggero». Ma quello di Palazzo Cavriani è stato un vero evento.
E’ arrivato e si è fatto la coda anche il sindaco Mattia Palazzi, che ha ringarziato il Fai anche su Facebook: «Code come questa si fanno volentieri! Alla scoperta del nostro patrimonio, Palazzo Cavriani. Ridarlo alla città, una bella sfida!». Il pensiero va alla prossima asta del tribunale, quando il palazzo di via Trento verrà battuto per 6 milioni.
Per chi volesse saperne di più c’è il bel libro su “I Cavriani” (in biblioteca e all’Archivio di Stato), di Daniela Ferrari con saggi di Stefano L’Occaso sui pittori che resero splendido il palazzo. Il libro fu finanziato dal marchese Federico. Alla presentazione, in Ducale, si incontrarono Federico e il marchese Odoardo Guerrieri Gonzaga, di Sustinente, morto l’estate scorsa, marito di Alessandra, una delle figlie di Aliana. Il marchese Federico, marito di una principessa Carafa, annunciò che avrebbe donato a Mantova alcuni suoi ricordi e oggi parte dell’arredamento di palazzo Cavriani, che era spettato a lui e si è quindi salvato, è esposto in palazzo d’Arco, costruito nello stesso periodo.
Il giovane Alessandro, venuto ieri, si è presentato alla volontaria Fai, quando a metà visita ha parlato dell’eroe di guerra e della via a lui intitolata su un lato del palazzo. «Mi chiamo come lui». «Anche lei Alessandro?». «Alessandro Cavriani». Suo nonno era Ferrante Cavriani, fratello di Massimiliano, l’ultimo marchese che visse nel palazzo (il padre di Aliana e dell’eroe di guerra Alessandro).
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