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Radio 5.9: dalle macerie un’occasione per i giovani

La webradio dopo il terremoto del 2012 è diventata un punto di riferimento. Nel 2015 il restyling e con le partite della Dinamica è sbarcata nel Mantovano

4 minuti di lettura

CAVEZZO (Modena). Prendete una manciata di ragazzi, tutti giovanissimi, e metteteli al timone di una web radio. Nulla di strano direte voi. E se la radio fosse sorta nei giorni immediatamente successivi al terremoto del 2012 a Cavezzo, paese in cui fu localizzato l’epicentro del sisma e di conseguenza uno dei più colpiti? E se la radio trasmettesse ancora oggi dall’interno di un container, trasformato e arredato come un vero studio radiofonico? E se i ragazzi ci si dedicassero ogni giorno con una quantità enorme di energia, voglia e fantasia?
LA RADIO
Questa è la storia di Radio 5.9, una storia che merita di essere raccontata perché la radio ha aiutato pian piano il paese a lasciarsi alle spalle l’incubo del terremoto. Una storia che arriva fino a Mantova, perché la radio trasmette anche le partite della Dinamica, aiutando lo sport mantovano a farsi conoscere anche al di fuori della nostra provincia.
 

Radio 5.9 la webradio nata dalle macerie

LA LOCATION
Il viaggio alla scoperta di Radio 5.9 inizia da piazza Martiri della Libertà a Cavezzo. Un parcheggio la occupa quasi per intero ma sulla destra ecco comparire un complesso prefabbricato, composto interamente da container, nei quali è sorto un piccolo polo commerciale, l’unico che cerca di dare un po’ di vita al paese. Negozi, bar, ristoranti e una bella terrazza, sulla quale d’estate prendere l’aperitivo è ormai tradizione. E proprio al piano superiore troviamo il container che ospita la radio.
LE ORIGINI
Ad accoglierci ecco Enrico Bonzanini e Nicola Pozzati, pronti per il primo turno di trasmissioni: «Radio 5.9 nasce da un’esperienza tragica come quella del terremoto – spiega Enrico Bonzanini – che nel 2012 ha sconvolto la vita di Cavezzo, ma non solo. Si tratta di una realtà radiofonica web che è stata portata alla ribalta dal network Mtv, che ha sposato il progetto dei ragazzi che l’hanno fatta nascere e partire. Dal gennaio del 2015 poi c’è stato un vero e proprio restyling, un cambio di rotta soprattutto dal punto di vista del palinsesto. La radio oggi è totalmente cambiata, di fatto abbiamo mantenuto uguale soltanto il logo».
GIOVENTÙ AL POTERE
Uno dei segreti di Radio 5.9 è l'energia del suo giovane staff: «Siamo una trentina di ragazzi – prosegue Bonzanini - tutti giovanissimi e appassionati di radio, con tanta voglia di dire la nostra. Io sono l'unico che lo fa di mestiere, ho la fortuna di lavorare nell’ambito sportivo radiofonico e televisivo. Gli altri ragazzi sono tutti molto bravi, non se ne vedono così tanti in giro, si applicano molto e grazie al loro impegno siamo in grado di offrire una bella varietà di programmi, dall'intrattenimento ai quelli musicali, tante dirette sportive, Dinamica compresa, e tanto approfondimento”.
LA SEDE
Il cuore della radio, fin dalla nascita, è un container marittimo: «Dopo il terremoto è stata allestita questa struttura mobile nel centro della piazza di Cavezzo, una struttura che verrà smantellata a fine 2016. Dovremo trasferirci ma rimarremo sempre molto legati a questo nostro container, che siamo riusciti a rendere caldo e accogliente, oltre che ben arredato. Da qui siamo partiti e ci dispiacerà un po' cambiare».
IL DOMANI
«Sul cambio di sede siamo ancora work in progress – aggiunge dalla sua postazione di lavoro Nicola Sgarbi – stiamo valutando alcune soluzioni. La radio dovrà trasferirsi ma noi nel trasloco non perderemo nulla di quanto costruito fin qui. Cambierà solo il contenitore, ma non il contenuto. Se cambierà, cambierà in meglio».
GLI STINGS
Radio 5.9 trasmette anche le dirette della Dinamica, un binomio che, visti i recenti risultati, si spera continui il più a lungo possibile: «Abbiamo iniziato a seguire gli Stings nel febbraio dello scorso anno – spiega Nicola Sgarbi – e il nostro radiocronista è Alberto Carmone, il mantovano doc della radio. Già dalla precedente gestione radiofonica c’era un’impronta sportiva ben marcata, ma la Dinamica ha rappresentato un notevole ampliamento del nostro palinsesto perché ci ha permesso di iniziare a seguire la pallacanestro e di sfociare in provincia di Mantova, non rimanendo dunque all’interno del modenese, dove seguiamo altre squadre di basket come lo stesso Cavezzo».
IL PALINSESTO
Ma oltre allo sport c'è tanto altro ogni giorno in onda sulle frequenze di 5.9: «Abbiamo una buona parte di programmi di intrattenimento – prosegue Sgarbi – più leggeri, per allentare un po’ la tensione dopo una lunga giornata lavorativa, che ci permettono di coprire la fascia dal lunedì al venerdì. Diamo spazio alla risata, per staccare un po’ la spina. Ma anche tanta informazione e tanto approfondimento. Abbiamo un programma di politica chiamato Felix. Abbiamo avuto ospiti politici sia locali sia regionali. Un occhio di riguardo per la politica c’è, soprattutto per quella fatta dai giovani per i giovani».
LE COLLABORAZIONI
Tra le collaborazioni messe in piedi da Radio 5.9 c’è anche quella con “La Caramella buona”, una onlus che da oltre 18 anni si occupa di lotta alla pedofilia e di tutela dei minori. Radio non si nasce, si diventa.
GLI OSTACOLI
Ma quali sono le difficoltà principali che deve affrontare chi si trasferisce dietro a un microfono? Ce lo spiega una delle quote rosa di 5.9, Chiara Guernelli: «Essendo tutti ragazzi alla prima esperienza radiofonica – ci racconta – direi che l’ostacolo principale è stato quello di imparare a realizzare un programma. In radio il silenzio è molto punito per cui è fondamentale non avere tempi morti e avere sempre qualcosa da dire. Mantenere vivo l’interesse è prioritario, ma è difficile e complicato, a volte capita che ci si blocchi pur avendo una traccia scritta preparata in precedenza. Dopo diventa difficoltoso riprendere, hai un attimo di imbarazzo da superare. Altro ostacolo da affrontare è la regia. Imparare a farsela da soli non è facile, bisogna prendere confidenza con le attrezzature».
IL FUTURO DI CAVEZZO

Il futuro nota dolente di Radio 5.9

A fine anno Radio 5.9 cambierà sede, ma sarà tutto il complesso di container sorto nella piazza di Cavezzo a dover essere smantellato: «Lo stabile è stato costruito da noi – spiega Maria Grazia Torelli, responsabile del consorzio Cavezzo 5.9, nel quale gestisce un negozio di scarpe – usando container marittimi riciclati poi sistemati e arredati. Il futuro? È la nostra nota dolente. Dovevamo stare qui fino a ottobre 2017, ma a inizio 2017 rifaranno la piazza quindi saremo costretti ad andarcene in anticipo. Da fine gennaio cominceremo a smantellare a spese nostre. Il Comune ci ha abbandonato, posso dirlo senza timori di smentita, ogni attività dovrà cercarsi da sé un luogo dove andare. In molti stanno decidendo se continuare o meno e io, ad esempio, chiuderò dopo 17 anni di lavoro».
LE DOMANDE
Il polo commerciale funge anche da luogo di ritrovo per i giovani, perché chiuderlo allora? «L’amministrazione ha deciso che la piazza deve tornare un parcheggio, com’era prima, anche se i posti auto ci sono già. Per noi i container erano un simbolo di ripartenza dopo il terremoto. Volevamo dare un input al paese per ricominciare, ma evidentemente non è così per tutti. A Cavezzo edifici da rifare ce ne sono in abbondanza, non è questa la priorità, ma il comune deve sfruttare dei fondi regionali e possono essere usati solo per rifare la piazza».
 

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