Mantova, trent'anni da penne nere: festa grande per gli Alpini
Castel Goffredo. Corteo per celebrare il compleanno della sezione comunale. Il sindaco Posenato: «Piacete alla gente perché avete un gran cuore»
di Gaetano DanasiCASTEL GOFFREDO. Una moltitudine di penne nere, gagliardetti e l’immancabile Tricolore hanno invaso pacificamente Castel Goffredo, il 3 aprile, per omaggiare il trentesimo anno di fondazione del gruppo Alpini e per la 87esima festa della sezione di Cremona-Mantova.
La giornata è iniziata alla Baita Bepi, la sede del gruppo Alpini castellano, dove dopo il concentramento e l’alzabandiera centinaia di alpini, provenienti da tutta Italia, hanno dato inizio alla sfilata che, proseguita per le vie del centro storico, dopo essersi fermata in piazza Vittoria per la deposizione una corona d’alloro, è terminata in piazza Mazzini con il discorso delle autorità e la messa.
Al monumento ai Caduti i bambini della scuola elementare di Castel Goffredo hanno omaggiato il corpo degli Alpini con l’inno di Mameli e la canzone tradizionale “Sul cappello”. Presenti undici sezioni nazionali e una tedesca da Reno, decine di gruppi alpini e moltissimi simpatizzanti. Quella di Castel Goffredo è stata la prima uscita ufficiale per il nuovo presidente della sezione Cremona-Mantova, Giovanni Alchieri di Vaiano Cremasco: «Sono molto felice di iniziare qui a Castel Goffredo, a casa di grandi alpini, il mio mandato da presidente. Una carica che noi ancora oggi eleggiamo in modo democratico: siamo eletti e non nominati. Quando ci prendiamo un impegno lo manteniamo e lo portiamo a termine. Grazie al gruppo di Castel Goffredo per l’ospitalità e un saluto particolare all’alpino andato avanti Bepi Bonora e a chi con lui trent'anni fa ha dato il via al vostro magnifico gruppo».
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Un caloroso grazie a Bepi e ai fondatori del gruppo di Castel Goffredo lo ha ribadito il capogruppo Paolo Ponzoni che ha ringraziato tutti i presenti e tutti quanti si sono adoperati per la manifestazione. Alla sfilata si è visto anche uno striscione con i volti dei due Marò e la scritta: "Riportiamoli a casa". Un augurio affinché si risolva la vicenda è arrivato sia dal sindaco Alfredo Posenato che dal prefetto Carla Cincarilli.
Posenato, inoltre, ha definito la massiccia presenza degli Alpini «una pacifica invasione di Penne Nere», ricordando che alla gente il corpo degli alpini piace molto, forse perché agli alpini piace la gente e hanno un grande cuore. Il prefetto ha poi ricordato come sia importante coinvolgere i giovani e tramandare loro la storia: «La memoria non è mai fine a se stessa». La giornata è terminata con un pranzo a Sant'Apollonio servito dal gruppo scout e preparato dai risottai di Villimpenta e dall'associazione Amici Miei di Castel Goffredo.
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