Vasca in Sant’Andrea: arriva l’ok del ministero
I Beni Culturali approvano la proposta avanzata nei mesi scorsi dalla diocesi. Ora tocca a Busti decidere sull’intervento che coinvolge anche altare e ambone
Sandro MortariMANTOVA. Interventi all’altare, all’ambone e la realizzazione della piccola vasca battesimale che aveva scatenato proteste e polemiche in serie. La diocesi ha incassato tutte le autorizzazioni necessarie, compresa quella che attendeva dalle sedi romane del ministero dei Beni culturali e può ora far scattare l’adeguamento liturgico di Sant'Andrea progettato nei mesi scorsi. La notizia si è diffusa ieri 19 aprile e oggi, quando il vescovo e i tecnici della diocesi andranno in conferenza stampa, si arricchirà di tutti i particolari.
Tempi e modalità dell’intervento, tuttavia, restano da definire. Sarà il vescovo a dover decidere. Busti, che aveva sempre detto di non voler parlare delle sue intenzioni operative fino all’eventuale autorizzazione definitiva del progetto, lo farà quest’oggi. Resta da capire se vorrà dare impulso al progetto in questi suoi ultimi mesi di permanenza in piazza Sordello o se preferirà lasciare la decisione al suo successore.
Nel progetto approvato per la vasca battesimale è prevista una struttura pensata nel transetto nord-ovest (lungo 23,5 metri e largo 16,3), in prossimità dell'ingresso di sinistra, quello che dà su piazza Leon Battista Alberti. La vasca, di forma rettangolare, verrà realizzata in marmo rosaceo di Verona e sarà larga 4,7 metri e lunga 2,7. In caso di costruzione definitiva si presenterà al pubblico come vasca di spessore ridotto - si parla di circa venti centimetri di altezza - sollevata da terra attraverso un supporto alto cinque centimetri.
Una piccola rampa di tre gradini consentirà l'accesso al fonte battesimale, che sarà riempito con un velo d'acqua di circa dieci centimetri: «L'altezza da terra è molto ridotta - avevano spiegato in occasione della presentazione Giacobbi e Manzoli - e in paragone le sedie presenti nella basilica sono molto più invasive a livello architettonico. In più ci teniamo a sottolineare che il pavimento non verrà bucato dato che la vasca sarà soltanto appoggiata e rimovibile all'occorrenza. Il gesto del battesimo sarà simbolico, non è necessario immergere del tutto il corpo».
Tutta la struttura deve essere smontabile e removibile. Alcune prescrizioni sono arrivate dal ministero, ma non tali da minare la sostanza del progetto. Un progetto, affidato a Paolo Zermani ordinario di composizione architettonica a Firenze, che trova fondamento in esigenze litugiche come quella dei battesimi per gli adulti.
Non casuale dunque la posizione scelta: vicino alla porta, per simboleggiare l'ingresso di una persona nella comunità cristiana. La persona poi riceve lo Spirito Santo con il battesimo e si incammina verso l'altare, che simboleggia l'eucaristia, passando sotto agli affreschi raffiguranti il battesimo di Gesù e l'incontro con la samaritana, posizionati sui due pilastri di sostegno della cupola tra i quali dovrebbe essere collocata la vasca.
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