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Ecco la casa della memoria di Pegognaga. Il sindaco: fieri dei nostri valori

L’ex cisterna dove le staffette si scambiavano messaggi è diventata monumento. Sabato al Centro Milani la toccante cerimonia con tre partigiani sopravvissuti

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PEGOGNAGA. Grande e corale partecipazione delle istituzioni, delle associazioni e della cittadinanza, a Pegognaga, all’inaugurazione del Monumento alla Resistenza, ricavato nell’ex cisterna Ponchiroli, che fu luogo di scambio della stampa clandestina e dei messaggi fra i partigiani. Il momento clou del 71esimo anniversario della Liberazione ha avuto inizio con il lungo corteo, preceduto dalla banda di Moglia, che si è mosso dal municipio per raggiungere la riqualificata torretta oggi designata a simbolo della lotta di liberazione locale.

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Don Flavio Savasi ha benedetto il tutto e sostenuto l’esigenza di guardare al passato per essere più attenti al presente e costruire il futuro: «Inaugurare un monumento non è solo fare memoria, ma anche un impegno nel cercare una risposta saggia nella complessità del nostro tempo».

Dopo i ringraziamenti ai presenti, il sindaco Dimitri Melli ha parlato del percorso compiuto per arrivare all’inaugurazione del Monumento, un patrimonio della comunità che all’interno storicizza nomi e volti di persone comuni che hanno fatto la differenza. Storie di uomini, donne e di valori democratici che devono essere trasmessi alle giovani generazioni per guardare con fiducia al futuro: «Quello a cui assistiamo oggi – ha ribadito Melli – è preoccupante ed abbiamo la necessità di non avere paura di rimarcare i nostri valori nel diffuso clima di nostalgia di un certo passato. Pur nel rispetto delle diverse opinioni non dobbiamo vergognarci di professare e di trasmettere i valori della Resistenza, della convivenza civile e della libertà alla base del bene comune della nostra vita comunitaria. Il monumento sarà al centro del recupero della memoria e delle tante vicende umane non ancora raccontate che hanno caratterizzato la lotta di liberazione. Con l’iniziativa ‘Messaggi nella torretta’ per un anno sarà messa a disposizione una cassetta per raccogliere messaggi, pensieri, domande, immagini e disegni. Il materiale raccolto potrà diventare fonte di idee per nuove attività e diretta testimonianza sui valori fondanti della nostra Costituzione». Una ventina di ragazzi in rappresentanza delle classi terze della scuola media ha poi letto approfondite riflessioni sui valori della democrazia. Infine il presidente dell’Anpi Elia Scanavini ha scoperto la targa apposta a lato del monumento.

La notte precedente, il Veneto Fronte Skinheads aveva apposto striscioni di protesta a Pegognaga, Suzzara e Mantova.

La cerimonia di lunedi egue un altro momento emozionante, avvenuto sabato 23. Un incontro con i partigiani ancora viventi e con i familiari di quelli scomparsi. Lo spazio “Finestra sul mondo” del Centro Milani era gremito come non si era mai visto di cittadini e di parenti dei protagonisti della lotta di liberazione.

Presenti, emozionati e al posto d’onore nella coinvolgente cerimonia, i partigiani Carlo Battoni, Albertino Angeli e Domenico Cavicchioli, nonché Fioravante Ponchiroli figlio dell’ortolano complice dei patrioti e delle staffette che nella torretta scambiavano messaggi informativi e stampa clandestina. Prima della consegne delle pergamene-ricordo, sono intervenuti gli on. Giovanna Martelli e Marco Carra. Quest’ultimo ha ribadito la gratitudine a quegli uomini e donne che hanno difeso gli ideali democratici, pertanto i soldi per ristrutturare il simbolo della Resistenza sono stati ben spesi.(Vittorio Negrelli)

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