Alloggi sociali per anziani e madri sole nell’ex geriatrico
Progetto di co-housing nella struttura dismessa. Nella parte vecchia si ricaveranno anche dei poliambulatori
RODIGO. Anziani e madri single, impegnate nella difficile missione di crescere da sole i propri figli. Saranno loro ad abitare gli alloggi di co-housing sociale che sorgeranno tra le antiche mura dell’ex geriatrico intercomunale di Rodigo. A svelare i dettagli del progetto, finora coperto da un velo di riserbo, è Romano Monicelli, presidente della fondazione Onlus Villa Carpaneda.
«Nei giorni scorsi, abbiamo approvato il bilancio consuntivo del 2015, che si è chiuso in positivo – premette – Nel corso dei 13 mesi in cui abbiamo amministrato direttamente la casa di riposo, siamo riusciti ad ottimizzare le spese e ad estinguere i debiti pregressi verso i fornitori, che ammontavano ad un milione e mezzo di euro». Adesso la gestione della Rsa è nelle mani di Gruppo Gheron, che ha costruito il nuovo centro socio-sanitario, e il Cda della fondazione guarda al futuro.
«Il nostro obiettivo è recuperare le strutture dismesse e metterle a disposizione della comunità – spiega Monicelli – Per cominciare, abbiamo deciso di ristrutturare una porzione di 1800 metri quadrati, dove vogliamo costruire un poliambulatorio specialistico ed una quindicina di alloggi da destinare al co-housing sociale». L’idea, accarezzata da un paio di mesi, ora si sta concretizzando.
«Entro fine maggio avremo in mano il progetto definitivo ed il prospetto dei costi – anticipa – e, se tutto andrà per il verso giusto, a settembre inizieremo i lavori. Per quanto riguarda il co-housing, abbiamo intenzione di candidare il nostro progetto su un bando della fondazione Cariplo».
L’alloggio sociale sarà composta da piccoli appartamenti indipendenti, inseriti in un contesto dove anziani e madri in difficoltà potranno ricevere assistenza. «Vorremmo creare relazioni all’interno del gruppo degli ospiti ed, al contempo, favorirne l’inserimento nella comunità – spiega – ma, per ottenere questo risultato, sarà fondamentale il supporto dei Comuni Fondatori».
Nel frattempo, la fondazione continua a mantenere in funzione le cucine del vecchio geriatrico. «Per adesso prepariamo solo i pasti che vengono distribuiti nelle case degli anziani di Rodigo, ma abbiamo maggiori potenzialità – sottolinea – perciò stiamo dialogando con i Comuni limitrofi e le associazioni del territorio». Rita Lafelli
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