In evidenza
Sezioni
Magazine
Annunci
Quotidiani GNN
Comuni

Lutto a Viadana per il ciclista Atteso il nulla osta per i funerali

Il 62enne investito domenica mattina da un’auto a Poviglio in provincia di Reggio Emilia

1 minuto di lettura

VIADANA. La notizia della morte di Pietro Mozzi, il ciclista 62enne investito domenica 8 maggio da un’auto a Poviglio in provincia di Reggio Emilia, ha destato vasta commozione a Viadana dove la vittima era molto conosciuta e stimata. La salma si trova tuttora nelle camere mortuarie dell’ospedale di Guastalla, in attesa delle decisioni del magistrato. La data dei funerali è quindi ancora da fissare.

Mozzi lascia nel dolore la moglie Arianna Lanfredi di 66 anni e la figlia Alessia di 33 anni e una sorella che abita proprio a Poviglio, dove si è consumata la tragedia. Mozzi ha lavorato per 21 anni alla “Caleffi” di Cogozzo in qualità di magazziniere. In azienda lo ricordano tutti con tanto affetto. «Siamo davvero affranti per la sua morte - commenta la responsabile del personale -. Era una bravissima persona, onesta e capace. Un esempio per tanti».

Mozzi era stato assunto il 1 marzo 1989 ed è andato in pensione il 31 marzo di sei anni fa.

Dopo aver smesso di lavorare si è dedicato, anima e corpo, alla sua grande passione: la bicicletta. Per anni ha fatto parte del Gruppo sportivo Roberto Rosa di Viadana, ma ultimamente pedalava in solitudine. La tragedia si è consumata domenica mattina attorno alle dieci. L’uomo non aveva con sé i documenti. A riconoscerlo altri ciclisti amatori che lo conoscevano.

I commenti dei lettori