Mantova, duecento firme per dire no al nuovo palasport
Petizione degli abitanti di Borgochiesanuova contro l'impianto progettato dal Comune :«Edificio e parcheggio distruggono l’area verde e portano cemento, traffico e smog»
di Roberto BoMANTOVA. Lo vedono e sentono come una nota stonata nel perimetro che ricorda tre mostri sacri della canzone italiana.
Costruirlo lì, insomma, non va bene perché – sottolineano in duecento – rischierebbe di distruggere il parco pubblico intitolato a Lucio Battisti, porterebbe altro cemento nella capitale della cultura e, come se non bastasse, traffico e smog nel quartiere.
Sono finora 200 i residenti di Borgochiesanuova che hanno sottoscritto una petizione contro il nuovo Palasport che la giunta Palazzi ha intenzione di costruire con apertura del cantiere nel 2017. Le firme sono state consegnate in questi giorni al consigliere comunale della lista civica Luca De Marchi, il quale ha già annunciato di portare il malloppo all’attenzione del sindaco, dell’assessore ai lavori pubblici, Nicola Martinelli, e della presidenza del Consiglio dei ministri sotto forma di interpellanze.
«Noi sottoscritti cittadini mantovani – si legge nella petizione corredata dalle 200 firme – firmiamo questa petizione in quanto contrari all’edificazione di un palazzetto sportivo e relativo parcheggio da ubicarsi nel quartiere di Borgochiesanuova, nel parco Lucio Battisti, antistante le abitazioni di via Rino Gaetano e del piazzale Domenico Modugno».
I firmatari si oppongono alla «distruzione del verde pubblico, in piena controtendenza a quanto si attua ormai da tempo in molte città europee circondate da vasti parchi e anelli boschivi, a salvaguardia dell’ambiente e del benessere e della salute che spettano di diritto ad ogni persona».
Parlano poi di cementificazione ulteriore del territorio e di «sporca ed indelebile pennellata che si aggiunge, come tante altre purtroppo, ad imbrattare la splendida città a pieno diritto eletta Capitale italiana della cultura».
E non passa sotto silenzio nemmeno il traffico delle auto, che secondo chi ha raccolto le firme porterebbe ad un aumento dell’inquinamento a danno di anziani e bambini.
La protesta cambia direzione e tocca anche i finanziamenti: «Si cerchi di evitare un inutile spreco di pubbliche finanze, consapevoli del fatto che strutture nate per lo sport sono di fatto abbandonate e lasciate in rovina nel corso degli anni, monumenti al degrado, alla sporcizia e allo sperpero».
Per ultimo la promessa che secondo i firmatari della petizione rischia di cadere nel vuoto: «All’epoca della costruzione del quartiere Borgonovo l’allora amministrazione dette l’assenso alle costruzioni con il vincolo di creare e di mantenere l’area verde dell’attuale giardino intitolato a Lucio Battisti».
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