Parla mantovano un pezzo di tricolore del Modena volley
Nobis è amministratore di Dhl Express, sponsor del team. Ex pallavolista, da anni gira per il mondo come manager
MANTOVA. C’è un feeling particolare tra Alberto Nobis ed il volley, quasi come l’amore per la sua terra d’origine, Mantova. Nobis è dal 2013 l’amministratore delegato di DHL Express Italia, azienda leader mondiale nella logistica nonché main sponsor del Modena volley campione d’Italia, ed oggi vive con moglie e figlie a Como, dopo aver lavorato in mezzo mondo.
Laurea in economia a Bologna, il manager inizia la sua carriera alla Arimpex di Commessaggio (ora Alimentis) per poi passare alla multinazionale Heinz, alla Plasmon ed infine a Deutsche post (del cui gruppo fa parte DHL). Un viaggio professionale attraverso Usa, Uk, Belgio e Germania, per poi tornare e stabilizzarsi a Milano.
Al suo fianco la moglie Maria Cristina, anche lei mantovana, la figlia maggiore Sofia (nata a Mantova) e la minore Margherita, nata nel Regno Unito: «Ma lei si dichiara mantovana» spiega Nobis. Un orgoglio mai sopito quello di appartenere alla terra di Virgilio e dei Gonzaga: «All’estero la conoscono tutti. Con chiunque mi sia capitato di parlarne, Mantova è apprezzata. Noi non rientriamo spesso, un paio di volte l’anno, perché le famiglie mie e di Maria Cristina vivono qui. L’ultima volta siamo rientrati lo scorso week end, e siamo stati orgogliosi e stupiti di vederla così viva e piena di turisti, Sant’Andrea restaurata è magnifica, come pure Santa Barbara, davvero un notevole cambio di passo».
A Mantova è nata anche la grande passione per lo sport di Nobis, giocatore di volley professionista in A2 ed A1 nel Gabbiano e nel Burro Virgilio («mi piacerebbe partecipare alla reunion con i vecchi compagni»), poi a Modena, dove ha giocato fino alla fine della carriera, nel 1990/91: «Fino ad un decina di anni fa calcavo ancora i campi da beach, quando avevo tempo, ovvero quasi mai». Un’esperienza che ha lasciato il segno, tanto da convincere il manager della bontà degli investimenti in sponsorizzazioni: «DHL ha una tradizione consolidata nel legare il suo brand ad eventi e discipline con cui possa esserci una vicinanza naturale alle nostra competenze, come la Formula 1, la MotoGP, alcune manifestazioni velistiche. In altri casi invece il messaggio lo vogliamo trasmettere al nostro interno, ai nostri dipendenti che in una azienda di servizi sono la risorsa più preziosa. Per questo sponsorizziamo gli sport dove il gioco di squadra è più importante, come il rubgy o il volley, e dove i valori sportivi possono essere accomunati a quelli della vita lavorativa».
Anche lo sport mantovano avrebbe bisogno di qualche aiuto… «Come azienda leader miriamo a realtà leader nei loro campi. Conoscevo Modena e sapevo che, oltre ad essere una squadra della massima serie, ha una dirigenza attenta a progettualità legate al territorio. Se a Mantova dovesse svilupparsi un sodalizio di questo tipo sarei molto lieto di sostenerlo, da mantovano extra muros e da sportivo. Un tempo ero socio della Canottieri, è una realtà che ha le potenzialità per evolversi in questo senso, con una ampia base sociale. Un po’ quello che succede a Roma con la Canottieri Aniene, fatte le debite proporzioni». In chiusura, un consiglio ai mantovani: «Vivete in una città bellissima dalle potenzialità infinite, ma potrebbe essere utile cambiare la prospettiva. Guardate ciò che succede all’esterno, e saprete come fare meglio al vostro interno».(Davide Dalai)
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