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"Dobbiamo recidere i tentacoli della mafia"

Carabinieri in festa per i 202 anni dell'Arma. Il comandante provinciale: "Reati in calo, ma non abbasseremo la guardia e lavoreremo tutti uniti per combattere la criminalità organizzata"

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MANTOVA. Nella mattinata del 6 giugno, i carabinieri del mantovano hanno festeggiato i 202 anni di storia all’interno del cortile d’onore della caserma “Trotti”. La giornata si è sviluppata in due momenti. In particolare, poco prima della celebrazione in via Chiassi, il comandante provinciale, il prefetto, il sindaco ed il presidente dell’ANC della locale sezione hanno deposto una corona al monumento dedicato al vice brigadiere dei carabinieri Salvo D’Acquisto, nella omonima piazza e, nella circostanza, sono stati ricordati, in un minuto di raccoglimento tutti coloro che hanno perduto la vita nello svolgimento del proprio dovere.

Successivamente, nella storica caserma "Trotti”, ove i carabinieri mantovani da ben 116 anni (anno 1900) sono allocati, alla presenza delle massime autorità religiose, civili e militari, e degli esponenti del mondo dell’economia, del lavoro, della cultura e della stampa, ha avuto luogo la cerimonia, in cui sono state consegnate alcune ricompense ai militari e reparti della provincia, che si sono particolarmente distinti nei compiti Istituzionali. Il comandante provinciale, nella circostanza, ha tenuto un suo intervento sintetizzando i risultati di contrasto apportati dall’Arma dei carabinieri in provincia e richiamando inoltre i valori morali e di legalità, che da sempre caratterizzano l’operato dell’istituzione.

All’importante cerimonia hanno partecipato diverse autorità locali e numerosissimi sindaci della provincia, in particolare, il prefetto di Mantova Carla Cincarilli, il vescovo di Mantova Mons. Busti, il Procuratore della Repubblica Manuela Fasolato, il presidente del Tribunale Alfani, il questore di Mantova  Pagliazzo Bonanno, tutti i vertici provinciali delle forze di polizia, il sindaco di Mantova Mattia Palazzi, alcuni parlamentari nazionali e regionali, una folta rappresentanza degli appartenenti alle Associazioni Nazionali Carabinieri del territorio con i labari ed i loro presidenti, moltissimi familiari dei carabinieri ed alcuni parenti di caduti.

All’anniversario hanno preso parte anche molti alunni delle scuole medie dell’Istituto Comprensivo di Castiglione delle Stiviere, accompagnati dalla professoressa Letizia Cioffi e di Porto Mantovano, accompagnati della dirigente Cristina Accordi, e nel corso della manifestazione due studenti di Porto, Sara Salvaterra (classe 1B) e Matteo MEJIA (classe 1G), hanno recitato rispettivamente due poesie, "San Martino del Carso" di Giuseppe Ungaretti e "Non vivere come un inquilino" di Nazim Hikmet, dedicate ai servitori della Patria.

La ricorrenza è stata anche l’occasione per fare una breve riflessione operativa su quanto è stato sinora fatto e su cosa si dovrà ancora fare sul territorio. In merito, il colonnello Fabio Federici ha evidenziato come “il trend dell’azione di contrasto è positivo con il calo del 5% i furti e del 25% le rapine, ma non bisogna abbassare il livello di guardia!”. Inoltre, “dal 2015 ad oggi, sono state poste a disposizione dell’autorità giudiziaria, in stato di arresto e a piede libero, 4776 persone, sono stati svolti circa 44mila servizi di prevenzione, sequestrati circa 25 chilogrammi di droga e circa 200 armi da fuoco e sono rimasti feriti in attività di servizio dall’inizio dell’anno 14 carabinieri mantovani!”.

Il colonnello ha inoltre aggiunto che: “i risultati, sono anche il frutto della sinergia tra le forze di polizia, sotto la guida preziosa del prefetto, per l’ordine e la sicurezza pubblica, e della Procura della Repubblica, per quanto riguarda le indagini”. Il comandante provinciale, nel corso della sua allocuzione, ha posto altresì l’attenzione sulla recentissima sentenza di primo grado che testimonia l’insorgere nel mantovano dei primi radicamenti mafiosi, ed al riguardo ha asserito che “le istituzioni debbano continuare a lavorare, in sinergia tra loro, per recidere di netto questi iniziali tentacoli sul territorio e molto nel senso sinora è stato fatto!” .

L’ufficiale ha aggiunto una sua riflessione per favorire il contrasto ai fenomeni criminali, auspicando che “con la grande bellezza della cultura, tra l’altro quest’anno emblema di Mantova capitale- si combatta l’illegalità!“, anche perché il territorio mantovano deve essere conosciuto per la grande bellezza dei suoi patrimoni artistici e culturali e non per altro!” .

Il colonnello Fabio Federici ha infine invitato tutti i carabinieri a continuare a lavorare attraverso una “vigilanza attiva e non interrotta”, perché “noi non possiamo deludere la tanta gente onesta che ha fiducia nei carabinieri!”, che come ha ricordato in conclusione del suo intervento, richiamando alla mente le parole del Generale Carlo Alberto dalla Chiesa, pronunciate, nel 1979 a Milano, in piena emergenza terrorismo, “i carabinieri per la moltitudine, nel buio di una tempesta, sono come il conforto di un piccolo faro di periferia, anche ignoto, di un faro alla cui intermittenza, come se un cuore battesse, chi naviga ed è flagellato dai flutti si affida con la tranquillità, con la convinzione, con la certezza di ottenere aiuto e difesa!”.      

ECCO I  PREMIATI. Sono nove i premi assegnati a militari e reparti per meriti di servizio. A partire dall’appuntato scelto Nicola Gambini del nucleo comando di via Chiassi: il 28 gennaio, libero dal servizio, inseguì a piedi e bloccò uno scippatore dopo lo strappo di un cellulare a una passante. Premiato il nucleo investigativo di via Chiassi per l’inchiesta Pesci, la complessa attività d'indagine che ha portato al fermo di nove affiliati a una cosca calabrese sospettati di estorsione, riciclaggio, corruzione e altro. Premio al maresciallo ordinario Mario Di Fusco e all’appuntato scelto Giorgio Cosmi che ad aprile a San Giacomo Segnate hanno arrestato due spacciatori con nove chili di hashish. Un encomio al comando di Porto per l’indagine che a gennaio, a pochi giorni da un furto notturno alle scuole medie, ha portato al ritrovamento del materiale informatico rubato. Premi ancora al maresciallo Marco Marzo e al brigadiere Roberto Pistolato per aver inseguito in auto e arrestato, il mese scorso a Sabbioneta, un ladro ricercato; al comando di Castel Goffredo per le indagini sullo sfruttamento di manodopera clandestina che tra Castel Goffredo e Casaloldo hanno portato all'arresto di quattro cittadini cinesi, all'espulsione di trenta lavoratori irregolari e al sequestro di un immobile; ai comandi di Monzambano e Volta e all’aliquota operativa di Castiglione delle Stiviere per l’indagine che lo scorso marzo ha portato all’arresto di due rapinatori. Al luogotenente Carlo Pavese, del comando provinciale è stato infine attribuito un premio perché «nell'assolvimento dei compiti istituzionali ha evidenziato» particolari valori etici e professionali. Al luogotenente Orazio Di Stefano è stato invece attribuito il cavalierato dell'Ordine al merito della Repubblica.

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