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Medaglia al Valor Civile per il comandante dei carabinieri

Salvò madre e figlia dal marito violento e armato: il massimo riconoscimento consegnato a Milano al colonnello Federici

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MANTOVA. Questa mattina, 7 giugno, a Milano, nella caserma del 3° Reggimento Carabinieri “Lombardia”, durante le celebrazioni del 202° anniversario di fondazione dell’Arma dei Carabinieri, il colonnello Fabio Federici, comandante provinciale di Mantova, è stato insignito della Medaglia d’Argento al Valor Civile, uno dei più importanti riconoscimenti previsti dall’ordinamento statale.

La motivazione è la seguente: «Con eccezionale coraggio e generoso slancio avviava una delicata opera di persuasione nei confronti di un uomo che in stato di alterazione psichica minacciava con le armi la moglie e la figlia. Entrato disarmato nell’appartamento, riusciva ad ottenere il rilascio delle due donne e la resa dell’uomo, dopo un’estenuante trattativa. Chiaro esempio di elette virtù civili e altissimo senso del dovere. Fatto successo il 7 dicembre 2012 ad Asti».

A ricevere la medaglia, il colonnello Federici, 45 anni, laziale - negli ultimi anni ha seguito numerosi fatti criminali, tra cui alcuni omicidi di interesse mediatico nazionale - era accompagnato dalla moglie Nadia, la figlia Fabiola di 4 anni e dai genitori, il papà, peraltro, ufficiale in congedo dei carabinieri.

Commosso, Federici, leggendo la motivazione, ha sottolineato che la data in cui gli è stata conferita la Medaglia del Presidente delle Repubblica è il 23 maggio, anniversario della strage di Capaci, in cui perse la vita il giudice Falcone, figura alla quale il colonnello Federici, sin da allora, si è sempre ispirato. E anche lunedì, durante le celebrazioni a Mantova, ha tenuto il suo discorso citando proprio Falcone: «Gli uomini passano, le idee restano. Restano le loro tensioni morali e continueranno a camminare sulle gambe di altri uomini».

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