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Asola, piano soft delle ciclabili: mette d’accordo auto e bici

Il concorso di idee vinto da Rondelli: il centro urbano diventerà «un’area di moderazione». Segnaletica di attenzione e sistemi di rallentamento per permettere la circolazione dei diversi mezzi

di Francesco Romani
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ASOLA. È l’architetto paesaggista Michele Rondelli, 46 anni, studio a Mantova e origini sambenedettine il vincitore del Concorso di idee sulla futura rete delle ciclabili. La sua proposta di far convivere armoniosamente traffico veicolare e ciclopedonale nel centro urbano, dove la storia ha sedimentato vie strette, piazze, palazzi ha convinto la commissione esaminatrice. Per Rondelli, che riceverà in premio di 3mila euro ed una mostra degli elaborati, l’obiettivo posto dall’Amministrazione del sindaco Raffaele Favalli di far crescere l’utilizzo della bicicletta negli spostamenti dei cittadini può essere realizzato graduando le proposte in base al tipo di situazione urbana: dalla ciclabile in sede propria nei larghi viali esterni, alle piste ricavate sulle banchine nelle strade interne, sino alla segnaletica di rallentamento e all’arredo urbano che caratterizzerà le vie più strette del centro storico. Il tutto restando all’interno del limite di spesa di un milione e mezzo che l’amministrazione ha posto come tetto da raggiungere nel giro di più anni, operando per stralci di circa 200mila euro l’uno.

«La situazione del centro urbano di Asola – spiega Rondelli – è uguale alla maggior parte delle antiche città italiane. Vie strette dove devono convivere marciapiedi, traffico di veicoli, parcheggi. Non per questo si deve rinunciare a pensare ad individuare dei percorsi ciclabili, che però devono dividere lo spazio con le auto. In sostanza, attraverso una segnaletica dipinta sulla strada e dei “totem” in ferro i ciclisti sono avvertiti che si è in una zona di traffico auto e gli autisti sono invitati a prestare attenzione e rallentare».

I totem, manufatti alti 4 metri, costituiranno nel tempo segnali riconoscibili che identificheranno la rete ciclabile asolana. Alti ben 4 metri, possiederanno apparato d’illuminazione, logo del sistema ciclabile, pannelli informativi.

Oltre alla rete urbana di attraversamento, la proposta prevede un anello attorno al centro dal quale si dipartono le radiali per le frazioni e collegate con la rete ciclabile extraterritoriale e in particolare alla ciclovia del Chiese (dall’Adamello al Po) attraverso il parco dell’Oglio. Se la rete ciclabile collegherà i punti nodali del centro (scuole, municipio, uffici pubblici) ma anche l’area artigianale e le frazioni, punto da risolvere resta l’attraversamento del sottopasso ferroviario di via Cremona (attualmente troppo stretto). Passerelle ciclopedonali sono invece previste per l’attraversamento dello scolo Palpice e del Colatore Vo. Sul ponte del Chiese saranno invece rifatte le banchine.

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