Non solo slot: «Ora un freno ai gratta e vinci»
Per il contrasto della ludopatia il Comune guarda all’esempio di Bergamo: fasce orarie per le lotterie istantanee. In cantiere anche una mozione di Sel
di Igor CipollinaMANTOVA. Leggi azzardo e il pensiero corre in automatico alle slot machine, le macchinette mangiasoldi che ti tengono per le dita. Ma ci sono tanti altri modi per consumarsi sogni e polpastrelli: i gratta e vinci, ad esempio (o il 10 e lotto, se si preferisce). Lotterie istantanee che polverizzano i desideri alla velocità della moneta sulla patina argentata. Un altro e un altro ancora.
Così, confortato dalla recente sentenza del Consiglio di Stato sulla compressione degli orari delle sale gioco, adesso il Comune sta pensando di mettere un freno anche alla vendita dei gratta e vinci, sulla scorta dell’esempio di Bergamo. Dove nei giorni scorsi il consiglio comunale ha approvato all’unanimità un nuovo regolamento per “la prevenzione e il contrasto delle patologie e della problematiche legate al gioco d’azzardo lecito”. In pratica, dalle 7.30 alle 9.30, dalle 12 alle 14 e dalle 19 alle 21 non è più possibile giocare alle slot né comprare gratta e vinci, oppure scommettere sulle corse dei cavalli. Così nelle sale e tabaccherie a meno di 500 metri dai luoghi sensibili, come scuole, chiese, oratori, impianti sportivi. Pugno duro, verrebbe da dire ricorrendo a una formula un po’ logora ma sempre efficace. Un giro di vite a doppia mandata che spinge più il là l’orizzonte del contrasto alla ludopatia.
La conferma dell’interesse arriva dall’assessore al welfare Andrea Caprini, che riferisce di un nuovo incontro tra i sindaci delle città capoluogo della Lombardia orientale – Mantova, Brescia, Bergamo e Cremona – entro il mese: «Vorremmo condividere le politiche locali in modo da moltiplicarne l’orizzonte, anche in tema di gioco d’azzardo». L’obiettivo non è demonizzare i gestori delle sale slot o i tabaccai che vendono i gratta e vinci – ripete l’assessore – «ma approfondire il livello della prevenzione per tutelare le persone più fragili». L’evidenza è negli affanni che ogni giorno i servizi sociali registrano, nelle smagliature di una società sempre più sfilacciata. L’azzardo compulsivo amplifica la fragilità di chi già arranca.
La conferma dell’interesse per il modello Bergamo è anche nella mozione a cui sta lavorando Sel-Sinistra italiana, perché venga discussa insieme a quella delle opposizioni (5 Stelle, Forza Italia, Lega e lista Bulbarelli). Mozione che richiama esplicitamente le misure adottate dalla giuta Gori, sollecitando l’allargamento del perimetro del contrasto all’azzardopatia. La battaglia è bipartisan (altro etichetta logora), o si vince tutti o salta il banco.
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