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Tasse sbagliate, in arrivo 532 avvisi

Errori nelle dichiarazioni dei redditi 2012, l’Agenzia delle Entrate scrive ai contribuenti: sanzione ridotta per chi paga subito

di Sandro Mortari
1 minuto di lettura

MANTOVA. Contribuenti di Mantova e provincia attenzione: sono in arrivo le lettere con cui l’Agenzia delle entrate avverte che qualcosa non va nelle dichiarazioni dei redditi 2012 presentate nel 2013. Ad essere con il fiato sospeso sono in 532.

Tante sono, infatti, le comunicazioni che l’ufficio delle tasse ha inviato prima dell’estate e che arriveranno a domicilio nei prossimi giorni. In ogni lettera ci sarà l’indicazione dell’anomalia rilevata e la sanzione da pagare (sempre che il contribuente non possa dimostrare che l’errore è del Fisco che ha esaminato le dichiarazioni dei redditi). A trepidare con i 532 mantovani saranno altri contribuenti lombardi, per un totale di 12.193. L’Agenzia delle entrate questa volta ha utilizzato la mano soft. Nel recente passato, infatti, gli errori e le dimenticanze nelle varie dichiarazioni dei redditi avrebbero fatto scattare subito l’avviso di accertamento; la nuova impostazione, invece, più vicina a i cittadini consentirà al contribuente di venire preventivamente a conoscenza delle supposte mancanze, cui potrà controbattere. Se, poi, risulterà che aveva ragione l’Agenzia, il malcapitato potrà cavarsela con il cosiddetto «ravvedimento operoso», pagando una sanzione ridotta ad un sesto. Gli errori che hanno fatto scattare l’avviso del Fisco dopo l’incrocio con i dati dell’anagrafe tributaria, si riferiscono ad anomalie riscontrate nei modelli Unico, 770 e 730 presentati nel 2013, e si riferiscono a redditi in tutto o in parte non dichiarati.

Il Fisco indica una precisa casistica di «sbagli»: redditi da lavoro dipendente e assimilati; assegni periodici corrisposti dall’ex coniuge; redditi di partecipazione in società di persone e in società a responsabilità limitata ma solo a chi ha optato per il regime della trasparenza; redditi da capitale relativi a utili corrisposti da società di capitale o enti commerciali; redditi da lavoro autonomo non derivante da attività professionale; redditi da impresa derivanti da plusvalenze o da sopravvenienze attive.

Non appena il contribuente vedrà la lettera (via e-mail certificata oppure nella cassetta di posta ordinaria) ha due opportunità. Se ritiene di essere in regola può contattare gli uffici dell’Agenzia delle entrate e fornire la relativa documentazione in modo che la comunicazione non si trasformi in un accertamento vero e proprio. Se, invece, ha ragione il Fisco, il contribuente potrà regolarizzare la sua posizione con una dichiarazione integrativa e il pagamento delle maggiori imposte dovute, oltre ad una sanzione ridotta. Nella nuova stagione di collaborazione con il cittadino, l’Agenzia delle entrate ha anche attivato dei numeri telefonici a cui rivolgersi per informazion: 848800444 da telefono fisso e 06-96668907 da cellulare, dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 17.

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