Case vicino a Villa Rossi. Stop dalla Sovrintendenza
Bondeno. Via all’iter per decretare l’intera area non edificabile. Carra: «C’è chi ha venduto l’abitazione per costruire lì e solo ora trova il vincolo»
GONZAGA. La Sovrintendenza per le belle arti ed il Paesaggio di Brescia ha avviato il mese scorso l’iter (durata 120 giorni) per porre un vincolo di inedificabilità a Bondeno di Gonzaga per tutta l'area circostante la prestigiosa Villa Rossi, edificio della fine ’700. Questo per evitare la creazione di eventuali “schermi visivi” per la vista della vicina villa Matilde. Il vincolo colpisce terreni già urbanizzati ed edificabili già con il vecchio Prg confermato nel Pgt del 2012.
«La decisione di tutela potrebbe anche essere condivisa - spiega il deputato Marco Carra (Pd) - se non fosse che quel vincolo è stato posto tardivamente. Ovvero, dopo che alcuni privati cittadini hanno acquistato quei terreni per realizzare la loro casa, senza che vi fosse alcun impedimento trascritto nei documenti, ed avendo proceduto sulla base di quanto previsto dagli strumenti urbanistici del Comune di Gonzaga. Queste famiglie hanno investito i risparmi di una vita per realizzare la loro casa. Nessuno mette in discussione il vincolo su Villa Rossi, ma è evidente che il vincolo posto successivamente sulle aree circostanti (dopo l’acquisto da parte dei privati) è la negazione di un diritto che questi cittadini devono invece vedersi garantito. Chi risarcirà queste famiglie ed imprese per il danno subito?».
E Carra prosegue: «Sono stato interpellato da alcuni proprietari ho deciso di mettermi al loro fianco per favorire una soluzione che garantisca i loro diritti. In questo contesto mi auguro che la Sovrintendenza voglia rivedere la propria posizione. In caso contrario, provvederò con un atto parlamentare ad interrogare il Governo, affinché favorisca un approccio al problema meno burocratico e più rispettoso dei diritti dei cittadini».
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