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Hotel già pieni per Festivaletteratura a tre settimane dal via

Albergatori del centro soddisfatti, verso il tutto esaurito anche nell’hinterland. E c’è chi farà il pendolare dal Garda

Barbara Rodella
2 minuti di lettura

MANTOVA. La ventesima edizione del Festivaletteratura aprirà il 7 settembre ma alberghi e agriturismi sono già ad un passo dal tutto esaurito. «È una manifestazione che non conosce crisi – dice Gianluca Bianchi, presidente di Federalberghi-Confcommercio – Le strutture in centro sono quasi tutte al completo. Le notti in ordine di importanza e di occupazione sembrano essere quelle di venerdì 9, sabato 10 e giovedì 8. Il turista che non vuole perdersi l’appuntamento è di alto livello: mediamente si tratta di gente adulta e si parte da un’età minima di quarant’anni. Non si contano tantissimi giovani. In generale, le persone viaggiano da sole o al massimo in coppia».

[[(gele.Finegil.StandardArticle2014v1) Restano solo le stanze di fascia alta per il Festival. Una doppia? Fino a 280 euro]]

C’è chi prenota quando esce il programma e chi addirittura un anno per l’altro come gli appassionati o gli operatori e organizzatori. Chi viene a Mantova per respirare giorni di pura cultura «vuole risiedere in città - continua Bianchi - girare a piedi o in bicicletta. La formula scelta è pernottamento più colazione».

Quando gli hotel a due passi dalla manifestazione gridano al tutto esaurito, a cascata si riempie la periferia. Si guarda alla Grande Mantova «ed anche quella al momento sembra avere ben pochi posti liberi. Chi decide all’ultimo momento - conclude Bianchi - deve spostarsi in provincia. Il più gettonato rimane l’Alto Mantovano e c’è chi sceglie addirittura di alloggiare sul lago di Garda per sfruttare, con l’estate che volge al termine, le numerose strutture ricettive ormai quasi vuote, il paesaggio e il clima mite. La maggior parte degli ospiti è italiana e arriva sia dal nord che dal centro (Lazio, Toscana) e dal sud. Non mancano però anche gli stranieri, sia europei che americani».

Anche Roberto Tebaldini, presidente degli albergatori di Confesercenti, nota come il 90% delle strutture in centro storico risulti occupato già da un anno. «Festivaletteratura – commenta – porta clienti ormai fidelizzati. Sono loro, insieme a chi lavora all’evento, che prenotano con dodici mesi d’anticipo. In tanti invece hanno organizzato il viaggio a novembre o a dicembre indipendentemente da quale sarebbe stato il programma della manifestazione. Chi prenota in luglio - sottolinea - rischia di incappare già in qualche difficoltà. Il target degli ospiti è medio-alto, la maggior parte si ferma venerdì 9 e sabato 10, ma c’è anche chi non vuole perdersi nemmeno una giornata e si prepara ad un weekend lungo. Ora per trovare una camera bisogna sperare in qualche cancellazione oppure spostarsi lontano dal cuore di Mantova».

«Le prenotazioni sono buone - conferma soddisfatto Marco Boschetti, direttore del Consorzio agrituristico mantovano - la manifestazione letteraria si conferma un evento che richiama parecchi ospiti. Si tratta per lo più di gruppi di amici dai 40 anni in su che arrivano perlopiù da un raggio di circa 200 chilometri. Sono tutti clienti esigenti e maturi. Nelle strutture c’è ancora spazio ma le prenotazioni crescono di giorno in giorno. Si inizia a contattare i posti vicino alla città e poi ci si allarga a cerchio fino a raggiungere una distanza di 20-25 chilometri. Alcuni affezionati fermano la camera al termine del Festival pensando già di partecipare a quello successivo. Per offrire un maggior servizio, quest’anno sono aumentate le strutture disponibili a trasportare i turisti in città al mattino e riportarli nei loro alloggi in serata».

 

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