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Felonica, discesa in zattera lungo il Po

L’impresa di 4 amici su una tavola sostenuta da bottiglie di plastica

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FELONICA. Stanno scendendo il Po su una zattera autocostruita e retta da bottiglie unite con scotch e funi. Circa 700 vuoti di plastica per reggere il peso di quattro persone e pochi bagagli. È l’avventura che quattro giovani brianzoli e dell’hinterland milanese (Marco Carboni, Fabio Brusadin, Giordano Minotti e Giovanni Isnenghi) hanno intrapreso in questi giorni.

Partenza da Sacca di Colorno, nel Parmense, ed arrivo previsto a Goro, nel Ferrarese a toccare l’Adriatico. Seconda tranche di un viaggio iniziato due anni fa da Pavia a Guastalla, 180 km di via d’acqua per conoscere ambiente e gente del grande fiume. «Gente straordinaria che ti saluta e ti ospita anche se non glielo chiedi - dice Carboni –. Perché lo facciamo? Perché è in modo alternativo di fare le nostre vacanze assieme fra amici e praticamente a costo zero».

I vuoti di plastica sono state raccolte fra amici e conoscenti che hanno inserito nelle bottiglie un desiderio o uno scritto. Una zattera che viaggia sui sogni, in pratica, e che nel tragitto in questi giorni si è fermata a Revere e Felonica, dove i quattro sono stati accolti a dormire nelle società Canottieri mentre per il resto spiagge ed argini hanno fatto da giaciglio. La zattera viaggia solo con la corrente e si governa con dei remi autoprodotti. L’impresa è documentata in una sorta di diario di bordo su Facebook (“4 uomini in zattera”), che racconta questa crociera low cost ed i suoi incontri sul grande fiume.

Francesco Romani

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