Francesca, eterno riposo in mare: le ceneri sparse nell’Adriatico
Commovente rito d’addio alla studentessa e istruttrice di nuoto morta il 7 agosto. Genitori e fidanzato in viaggio in auto e poi su una barca a vela. E Jovanotti è la colonna sonora
Mauro PinottiPEGOGNAGA. «Francesca, da sabato 20 agosto, è libera nel mare come voleva, contenti di aver rispettato ogni sua richiesta... la immaginiamo felice per sempre». Così la famiglia della 24enne di Pegognaga Francesca Pirozzi, studentessa universitaria e istruttrice di nuoto, scomparsa il 7 agosto dopo una breve terribile malattia, hanno scritto in risposta ai vari messaggi ricevuti per informare che è stato esaudito quanto aveva chiesto la ragazza. La salma della giovane, dal reparto di Ematologia dell’ospedale San Salvatore Muraglia di Pesaro Urbino, dove si è spenta, è stata portata nelle camere ardenti di Fano (provincia di Pesaro Urbino) per ricevere l'abbraccio di familiari e amici.
[[(gele.Finegil.Image2014v1) barca a vela]]
Francesca l’11 agosto è stata accompagnata a Cesena per il rito della cremazione. A guidare lo speciale carro funebre allestito su una Maserati bianca, c'era il papà Marco; seduta dietro, mamma Ave abbracciata all’amica Marina e in sottofondo un cd di Jovanotti che Francesca adorava per melodie e testi, come adorava le auto sportive. «Un giorno vedendo quel carro funebre bianco, scherzando ho detto: "Che bello, me lo prendi quando tocca a me?". Mai avrei pensato di prenderlo per mia figlia».
[[(gele.Finegil.StandardArticle2014v1) Addio a Francesca, istruttrice di nuoto muore a 24 anni]]
Prima della cremazione, i genitori hanno girato vari uffici pubblici, Comune e Capitaneria di porto per ottenere tutti i permessi per liberare le ceneri di Francesca in mare come lei desiderava. «È stata molto chiara nello scrivere le sue volontà – ha detto papà Marco – era consapevole della sua malattia e sapeva quale sarebbe potuto essere il suo destino. Voleva che tutto venisse fatto nel massimo rispetto della legge. Non avrebbe mai accettato furbizie o malizie per essere liberata in mare. Piuttosto non se ne sarebbe fatto nulla».
Sabato 20 agosto, i familiari di Francesca hanno accompagnato al porto di Fano il fidanzato Marco Ferretti che è salito su di una barca a vela, gentilmente messa a disposizione da un amico di famiglia. Raggiunte le due miglia marine, dopo un breve rito, il fidanzato ha aperto l'urna con le ceneri della sua promessa sposa e le ha liberate in mare. Tutto è avvenuto in un clima di grande commozione ma anche di grande consolazione perché pur nel dolore di avere perso una persona cara, amici, genitori e fidanzato, in cuor loro, si sono sentiti orgogliosi di aver rispettato le volontà di Francesca.
«Voglio ringraziare tutte quelle persone che in un modo o nell'altro ci sono state vicine in questo momento di grande dolore – dice papà Marco – grazie a chi ci ha scritto, ci è venuto a trovare e grazie anche a chi non ha avuto il coraggio di dire o di fare nulla, a volte e questo è il caso, non sempre si ha la forza di parlare. In cuor nostro abbiamo sentito anche la loro affettuosa partecipazione».
Ora Francesca riposa nel suo paradiso di acqua di cui si era tanto innamorata.
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