Arriva finalmente il rondò. Grazie ai lavori dell’Enel
Medole. Soluzione vicina per un problema aperto da anni nel centro del paese Ruzzenenti: «Addio ai new jersey. La rotonda non piace? Facciano proposte»
Luca CremonesiMEDOLE. La questione della rotonda della discordia, all’incrocio tra via Roma e via Cavour, oggetto da alcuni anni di dibattiti per via della soluzione provvisoria che ha visto la posa di spartitraffico di plastica, rossi e bianchi, per molto tempo lasciati lì in attesa di una soluzione definitiva, sembra arrivata a una svolta. Gli spartitraffico in plastica “provvisori” davvero non dovrebbero più tornare, perché è in corso una serie di lavori che, spiega il sindaco Giambattista Ruzzenenti, «finalmente ci porteranno alla conclusione di questa lunga vicenda».
Il cantiere in questione è quello dell’Enel, che sta sistemando i cavi dell’alta tensione che passano sotto l’incrocio. «Abbiamo atteso questi lavori per parecchio tempo – racconta il primo cittadino – non si tratta di cavi di poca importanza, ma della linea elettrica che serve le due cabine che gestiscono la fornitura di corrente elettrica al centro del paese. Serviva un intervento di messa in sicurezza del manto stradale e, soprattutto, dei cavi sottostanti dato che, ad oggi, la soluzione che c’era non era ottimale e i cavi non restavano fermi, producendo le buche che tutti conoscono. Ora Enel si è impegnata, con questo cantiere che resterà aperto 15 giorni, a sistemare i cavi e a creare un fondo che garantisca la messa in sicurezza della linea e, soprattutto, che eviterà al manto stradale di rovinarsi».
Terminati questi lavori, si potrà procedere con la rotonda. I pezzi del rondò, sia quelli di marmo che quelli di metallo, sono già arrivati e si trovano nel piazzale del Comune. «Stiamo inoltre provvedendo a far realizzare le fioriere da collocare all’interno. Lavoro che in corso di svolgimento. Ma tutto è pronto ormai, attendiamo solo la fine dei lavori e il tempo necessario perché ci sia l’assestamento di quanto fin qui fatto».
Con l’installazione della nuova rotonda si chiuderà una lunga partita che ha visto anche, negli anni, la formazione di un comitato spontaneo che raccolse oltre trecento firme per sollecitare una soluzione.
È stato un lungo iter, ammette Ruzzenenti, «e che ha visto anche l’intervento della Sovrintendenza perché quella è zona storica e gli arredi, dunque, devono essere studiati e concordati secondo una preciso regolamento». Tuttavia non mancano già le polemiche, visto che alcuni cittadini e alcune associazioni hanno fatto sapere di non gradire la soluzione adottata.
Ma Ruzzenenti fa spallucce: «Come sempre le critiche arrivano, ma non arrivano mai proposte alternative. Questa rotonda ora è quasi realtà, e finalmente chiudiamo una lunga procedura che ci ha visto lavorare parecchio per questa soluzione».
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