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L’apertura del Festivaletteratura con le note dell’Ocm

Concerto in Duomo dell’orchestra diretta da Benedetti Michelangeli, poi l’usuale brindisi

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MANTOVA. Saranno l'energia e la musica dell'Orchestra da camera di Mantova ad aprire le porte del Festivaletteratura 2016, riempiendo di sinfonie, o meglio con la Settima sinfonia di Beethoven, il duomo di piazza Sordello. L’appuntamento è oggi, 7 settembre, a mezzogiorno, con il concerto inaugurale, il primo appuntamento di questa ventesima edizione e una novità assoluta, anche per l'orario che darà la possibilità a più persone di essere presenti, non come gli anni scorsi con l'inaugurazione a metà pomeriggio ed eventi già iniziati. L'orchestra, diretta da Umberto Benedetti Michelangeli, alzerà così il sipario del Festival e al termine, una volta che i musicisti avranno riposto i propri strumenti, ci si sposterà alla tenda dei libri di piazza Sordello e sarà il turno del più tradizionale brindisi.

Il tempo della pausa pranzo e alle 15 il programma entrerà nel vivo, alla chiesa di Santa Maria della Vittoria, con Santiago López Petit e Gianluca Solla: La sfida del voler vivere. Il filosofo rivendica alla sua esperienza di sofferenza estrema il nome di “anomalia”, una fuoriuscita dal sistema neoliberista accettando la fatica che fa diventare gli esseri umani dei tutto-corpo inutili.

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Alle 15.30 nel portico di palazzo Ducale Gazmend Kapllani parlerà della Sindrome delle frontiere, non solo geografiche, con Alessandro Leogrande. Tra i vari eventi, la giornata proseguirà in piazza Castello alle 16.30, dove Christiane Taubira con Stefano Rodotà affronterà i temi della disuguaglianza e della discriminazione. L'ex ministro della giustizia francese, dimissionaria poiché contraria alla riforma costituzionale in materia di sicurezza, ha messo in evidenza come questa legge avrebbe prodotto una discriminazione minando uno dei principi fondanti della Repubblica: l'uguaglianza dei suoi cittadini.

Alle 18.15 al teatro Ariston lo storico militare Antony Beevor parlerà di Come è cambiata la guerra. Dalla seconda guerra mondiale all'Isis, incontrando il pubblico per approfondire il legame tra cambiamenti demografici e sociologici, e mutamenti strategici negli apparati militari e di intelligence.

Di famiglia in famiglia è invece l'evento che riempirà il cortile di palazzo d’Arco alle 18.30, dove Siegmund Ginzberg e Wlodek Goldkorn dialogheranno con Paolo Di Paolo: la storia della letteratura conta numerosi esempi di saghe familiari che portano chi legge a muoversi lungo l'arco di intere decadi e i due autori tentano di salvaguardare attraverso il romanzo la memoria di ciò che è stato, riflettendo sul passato.

Tra gli ultimi appuntamenti della prima giornata, a palazzo San Sebastiano alle 21, ci sarà Simonetta Agnello Hornby con il suo ultimo romanzo Caffè amaro. Ad affiancare l'autrice, per scoprirne le mille anime, Elsa Riccadonna. (ele.car)

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