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La saga degli Zappaterra: maxi festa per i cent’anni

Trecento invitati nell’azienda agricola di San Martino viva da sei generazioni. Tutto iniziò nel 1916 con Vincenzo e Adele. Oggi mille vacche e 200 ettari di terra

Giulia Orlandi
2 minuti di lettura

SAN MARTINO DALL'ARGINE. «Da 100 anni la famiglia Zappaterra coltiva con passione la terra e i suoi animali di generazione in generazione – ha rivelato nell'omelia il parroco di San Martino dall'Argine don Marco Sala durante la prima messa della storia celebrata davanti alla cinquecentenaria piccola cappella, adornata di rose gialle, della località Ca' de Marcotti –. Fa onore che questa famiglia, in cui tutti sono coinvolti nella passione per i campi, abbia voluto iniziare la festa intorno all'altare, per non dimenticare che la terra è dono: segno dell'amore di Dio».

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In circa 300 tra amici, parenti, venditori, rappresentati, persone che lavorano o hanno lavorato per l'azienda agricola Zappaterra Franco e Ciro s.s. nella serata di domenica hanno festeggiato un secolo da che i capostipiti Vincenzo Zappaterra con la moglie Adele Baracca nel 1916 s'insediarono nel fondo agricolo sito a Ca' de Marcotti, dove sorge un casolare rurale seminascosto tra il verde della campagna e i fitti boschi di pioppi. Ora il nucleo famigliare è composto da 13 persone: il discendete più anziano è Attilio Zappaterra (detto Sergio) con la moglie Adele Bozzoli. Due le lettere di elogi alla famiglia, lette dalla giovane nipote Sara Cauzzi: una a nome dell'amico Dante Ardenghi e l'altra scritta dalla cugina Rosa Zappaterra dal titolo "Sei Generazioni". «Grazie a tutti per essere venuti; un ringraziamento particolare a mia suocera che mi ha insegnato tante cose e ai miei giovani che, andando avanti, sono l'orgoglio di noi anziani» ha pronunciato al microfono, strappando forti applausi, una visibilmente commossa Adele Bozzoli per ricevere poi dal Consorzio Agrario Lombardo Veneto, come omaggio, un quadro raffigurante alcune donne "spannocchiatrici".

«La cosa più bella è che nel periodo peggiore del mercato del latte – ha affermato l'assessore regionale all'Agricoltura Gianni Fava – questa grande, coraggiosa e giovane azienda ha investito molto in una prospettiva di continuità; per questo è l'orgoglio lombardo». Si tratta, infatti, della più grande azienda agricola del paese con 1000 vacche di cui 500 in mungitura, 200 ettari di terreno (parte in affitto e parte di proprietà) e 5 dipendenti. «È un bel traguardo – ha espresso un emozionato Franco Zappaterra – grazie di cuore a tutti quelli che hanno contribuito, all'assessore Fava e all'amministratore delegato della Padania Alimenti "È Più" Luigi Ghisini».

La serata è proseguita con un ricco buffet a cura del catering Pisani di Mantova, in un bel clima di festa e di ritrovo fra tante persone che non si vedevano da molto tempo, provenienti da Belforte, Suzzara e perfino dal Canavese. Dopo il calar del sole, su maxi schermo, sono state proiettate alcune foto storiche di famiglia. Pasta con peperoni, salmone con salsa di pompelmo, sorbetto, stracotto con polenta e dolce sono stati serviti, da un impeccabile e rapido staff Avis, ai presenti seduti attorno a otto lunghe tavolate sotto la barchessa addobbata con edera, fiori e candele. «Quando una famiglia di cognome fa Zappaterra, la vita è segnata: devi avere un'azienda agricola – ha dichiarato il sindaco Alessio Renoldi –. Non è più un lavoro, è una vocazione. Lo fai perché qualcuno ha scelto te per portare avanti una stalla e dei campi. Una bella storia di tradizione, di buona impresa e di amore per la terra e per gli animali. Auguri».

 

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