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Crollo Palasport: "Le travi incollate male"

Il consulente del Gip presenta la relazione tecnica sul palasport. La conclusione conferma gli esiti del perito dell’accusa: il lamellare era difettoso

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CASTEL GOFFREDO. Sarebbe dovuto ad un non corretto incollaggio delle lamelle delle travi principali in legno lamellare il crollo, avvenuto nelle prime ore della mattina del 6 febbraio 2015, di una parte della copertura del palazzetto dello sport di via Svezia a Castel Goffredo. Sebbene non vi sia, al momento, una conferma ufficiale da parte del Comune di Castel Goffredo ed il suo legale, che al riguardo osservano riserbo, secondo indiscrezioni attendibili sarebbe quella la conclusione cui è giunto il prof. Carlo Pellegrino dell’Università di Padova, nominato dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Mantova, Gilberto Casari, all’esito delle indagini compiute in incidente probatorio.

Si tratta, in sostanza, di una conferma a quanto, già nel giugno dello scorso anno, aveva sostenuto l’ing. Ignazio Scola di Verona che, su incarico del pubblico ministero Maria Rosaria Micucci (poi sostituita da Giacomo Pestelli), si era occupato di eseguire gli accertamenti nei mesi immediatamente successivi al crollo. In sostanza, l’errata applicazione dell’incollaggio alle lamelle ha impedito alle travi di lavorare come avrebbero dovuto: ossia resistere al carico dovuto alla nevicata. Ed è per questo che sono collassate.

Diverse le domande che, a questo punto, sorgono spontanee: chi aveva il compito di controllare la qualità del legno delle travi ha eseguito tutti gli accertamenti del caso? Perché non furono disposte prove di carico? Appare ormai inevitabile il rinvio a giudizio di Natale Albertani, legale rappresentante dell’Habitat Legno S.p.A. di Edolo (Bs), società che aveva costruito e fornito le travi in lamellare del palasport. Il procedimento penale che, lo ricordiamo, è aperto per il reato di disastro colposo, coinvolge poi Sperandio Poloni, legale rappresentante dell’Impresa edile Poloni di Alzano Lombardo (Bg), capogruppo aggiudicataria dell’appalto, Massimo Giacomazzi di Castel Goffredo, direttore generale dei lavori, e Aldo Tironi di Mantova, collaudatore statico della struttura. In parallelo, aperto il procedimento civile per ottenere il risarcimento degli ingenti danni subiti. (g.d.)

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