MANTOVA. È stato incolpato di essere la causa della perdita di un importante cliente. Per questo motivo è stato isolato dall’imprenditore a capo del gruppo di cui fa parte l’azienda interessata, trasferito in un ufficio più piccolo e persino denigrato. Ma il giudice del lavoro ha dato ragione all’alto dirigente preso di mira condannando l’impresa a un risarcimento di oltre 400mila euro ed emettendo un verdetto che, per la prima volta nello scenario giudiziario mantovano, fa riferimento al fenomeno dello straining, vale a dire una forma moderata di mobbing.
La vicenda, finita davanti al giudice del lavoro Simona Gerola, si è snodata nel corso del 2012 in un’importante azienda del settore alimentare, la Bustaffa, che fa parte del gruppo Romano Freddi. E proprio l’industriale, già consigliere provinciale e con un passato di presidente del Mantova calcio, è stato ritenuto responsabile di straining nei confronti dell’alto dirigente che aveva maturato una lunga carriera nell’azienda.
Soddisfatto il legale dell’ex dirigente della Bustaffa, l’avvocato giuslavorista Arturo Strullato. «Il mio cliente aveva deciso di far causa perché riteneva di essere stato privato della sue mansioni senza alcun motivo nel 2012 – riassume il legale – è stato isolato dall’imprenditore che gli ha tolto i contatti con clienti e colleghi. La situazione è andata avanti per un anno fino a quando, nel maggio del 2013, il mio cliente ha rassegnato le dimissioni per giusta causa».
I testi sfilati davanti al giudice hanno confermato il clima pesante creato dall’imprenditore attorno al dirigente. Il quale aveva anche chiesto un colloquio chiarificatore con l’industriale. Che non c’è mai stato.Nella sentenza emessa pochi giorni fa, il giudice spiega che il ricorrente ha «fornito elementi probatori sufficienti a dimostrazione di un pregiudizio professionale; ha provato che la dignità personale e la sua immagine professionale sono state vulnerate; che la professionalità acquisita in 22 anni di attività (...) ha subito un depauperamento».
«Con questa sentenza - osserva Strullato - il Tribunale di Mantova ha riconosciuto il demansionamento e lo straining, che è una forma attenuata di mobbing. Lo straining è una situazione di stress forzato sul posto di lavoro, in cui la vittima subisce almeno un effetto negativo nell’ambiente lavorativo, azione che, oltre ad essere stressante, è caratterizzata anche da una durata costante. È la prima volta che il Tribunale di Mantova riconosce questa forma di danno».
Ora la Bustaffa dovrà pagare una somma vicina ai 500.000 euro tra risarcimento, interessi legali e spese legali.