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Due referendum in uno. L’obiettivo è risparmiare

«Quesito sulla fusione insieme con quello costituzionale». Si punta così al 4 dicembre e fa già discutere la scheda: parla di “unificazione”

di Luca Cremonesi
1 minuto di lettura

CASTIGLIONE-SOLFERINO. Il referendum sulla fusione tra Castiglione delle Stiviere e Solferino potrebbe slittare al 4 dicembre. La Regione aveva fissato il voto per domenica 20 novembre, e la notizia, come riferito dalla Gazzetta, era stata ufficializzata dal sindaco di Solferino, Gabriella Felchilcher, durante l’ultima seduta del consiglio comunale. Pochi giorni dopo, però, il Governo ha fatto sapere che per il referendum costituzionale si voterà domenica 4 dicembre. E la cosa potrebbe avere conseguenze anche per la consultazione dell’Alto Mantovano.

I sindaci di Solferino e Castiglione delle Stiviere hanno deciso di scrivere una lettera, inviata ieri, alla Regione per chiedere la possibilità di accorpare i due referendum. In questo modo parte dei costi legati all’organizzazione del voto, e che sono a carico dei due Comuni, diminuirebbero perché si potrebbero usare gli stessi seggi già allestiti per il referendum costituzionale e gli stessi scrutatori.

Nei prossimi giorni dovrebbe arrivare il parere della Regione: in caso di risposta positiva, la data si sposterebbe quindi dal 20 novembre al 4 dicembre. Ci sarebbero quindici giorni in più, così, per discutere il tema della possibile fusione fra i due Comuni.

E a proposito di dibattiti, sta facendo molto discutere la documentazione della Regione relativa all’istituzione del referendum, in particolare il testo del quesito referendario. Quest’ultimo non utilizza la parola “fusione”, bensì fa riferimento ad una “unificazione”. Si chiede, in sostanza, se i cittadini approvino o meno il processo di unificazione fra i due Comuni.

In questi mesi di intense discussioni, invece, il termine fusione è sempre stato contrapposto a quello di unione, essendo queste due procedure amministrative diverse (la prima è irreversibile, la seconda no).

Il quesito così formulato, dunque, potrebbe creare ulteriore caos al momento del voto, in una situazione che è già tesa e con dibattiti accesi.

Oltre a questo quesito si chiede, inoltre, di scegliere il nome del nuovo Comune che nascerà dall’unificazione: Solferino con Castiglione o Solferino Castiglione? E anche su questo è probabile che ci sarà da dibattere.

Una cosa è certa: questo passaggio amministrativo ed il dibattito che ne segue e che ne seguirà prima del voto, sia esso il 20 novembre o il 4 dicembre, è ricco di sorprese e non passerà inosservato.

 

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