La Pasticceria Antoniazzi sbarca alla Rinascente
L''azienda di Bagnolo San Vito ha uno spazio dedicato nei grandi magazzini più importanti al mondo
BAGNOLO SAN VITO. Uno spazio dedicato nei grandi magazzini più importanti al mondo. La Pasticceria Antoniazzi sbarca a La Rinascente Milano. L'azienda di Bagnolo San Vito occupa da venerdì 23, giorno dell'inaugurazione, uno dei cinque spicchi in cui è diviso il banco dedicato alla pasticceria all'ultimo piano dell'edificio. Uno spazio di circa un metro e mezzo fianco a fianco con i marchi più prestigiosi del settore a livello mondiale.
Un traguardo straordinario, se si considerano i numeri de La Rinascente Milano. Fondato nel 1865, il grande magazzino nel 2015 ha festeggiato i 150 anni di vita. Visitato ogni anno da dieci milioni di persone, ha ricevuto a maggio 2016 a Zurigo il titolo di "Miglior department store al mondo". Inevitabile la gioia di Marco Antoniazzi. «Per noi è una grande soddisfazione. La Rinascente Milano è, con Harrods di Londra, il top a livello di vendite e soprattutto di qualità dei prodotti. Vengono selezionate solo aziende ritenute le migliori in assoluto. Ci sono marchi prestigiosi e vetrine meravigliose, esserci è importante anche a livello di visibilità. I nostri panettoni e le nostre uova di Pasqua sono in vendita a Milano da tempo, ma questo è un importante salto di qualità».
Per la prestigiosa location è stata studiata una inedita linea di prodotti: i Lingotti, dessert artigianali in mono porzione, i Fruttazzi, composizioni in cioccolato realizzate e dipinte a mano, e gli Snack, spuntini artigianali da borsetta. Nei prossimi mesi sono previsti lavori di rinnovamento grazie ai quali gli spazi riservati ad Antoniazzi diventeranno due. L'azienda di Bagnolo ha già in cantiere numerose iniziative, degustazioni e show cooking. «Il nostro obiettivo sarà quello di promuovere il territorio. Da fine ottobre proporremo confezioni particolari di prodotti mantovani, a partire dalla sbrisolona».
I primi riscontri sono positivi. «I dolci che abbiamo presentato nel primo giorno d’apertura sono andati esauriti in pochissimo tempo. Per ora ci rechiamo a Milano un paio di volte a settimana. In futuro, anche in base alle vendite, potremmo dislocare una nostra commessa o un maestro pasticcere in pianta stabile. La certezza è che, visti gli standard richiesti, tutto dovrà essere sempre perfetto, dalla qualità del prodotto alla cura del packaging».
Matteo Sbarbada
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