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Prelievi meno dolorosi. Un cercavene in Pediatria

Abeo e Moto Club Mincio di Goito donano seimila euro necessari per l’acquisto dello strumento. L’illuminatore portatile renderà più facile individuare i vasi sanguigni nei bimbi

Antonella Goldoni
1 minuto di lettura

ASOLA. Abeo continua la sua stretta collaborazione con l’azienda ospedaliera mantovana nei reparti di pediatria, per portare avanti progetti innovativi e rendere sempre meno traumatica e dolorosa la permanenza del ricovero in reparto dei bambini. Giovedì mattina, all’interno della pediatria di Asola nell’ala Abeo Nave, è stato donato simbolicamente un assegno dell’importo di 3mila euro dal presidente Carlo Brutti del Moto Club Mincio di Goito e da un membro del direttivo, Andrea Grazi, per l’acquisto del dispositivo “Cercavene”. Gli altri 3mila euro per completare l'acquisto sono arrivati direttamente da Abeo.

«L’illuminatore venoso portatile costa 6mila euro e il prezioso contributo del Moto Club è stato raccolto – spiega Andrea Grazi – grazie alla manifestazione su due ruote “La Morenica” svoltasi a maggio a Volta Mantovana». Il primario della pediatria Stefano Sardini, in questi anni, con la capo sala Daniela Bozzoli, tutto il personale e i volontari di Abeo, ha portato avanti grandi progetti: l’ambiente ludico Abeo Nave, la Pet therapy attraverso l’inserimento di coniglietti addestrati che sviano la tensione pre operatoria dei piccoli pazienti e da qualche giorno in reparto c’è il Cercavene. Nello specifico si tratta di un nuovo dispositivo luminoso già diffuso in tutto il mondo in migliaia di strutture che visualizza la mappa del sistema vascolare sulla superficie della pelle, non è invasivo e consente al personale sanitario di inserire l’ago nelle vene con più sicurezza ed efficacia nei pazienti pediatrici. Il cercavene aiuterà così la difficile ricerca delle vene anche nei neonati o bambini con disturbi di obesità.

Il primario Sardini sottolinea che «per quanto possano essere brave professionalmente le infermiere nel cercare con l’ago il vaso sanguigno, non è sempre facile individuarlo subito. Con questa straordinaria strumentazione portatile ora nella nostra pediatria sarà tutto più tranquillizzante per i genitori presenti a prelievi e iniezioni dei propri figli, faciliterà il lavoro infermieristico e sarà meno doloroso per i nostri piccoli pazienti. La caposala Daniela Bozzoli ha comunicato un altro importante obiettivo in programma: «Aprire un’appendice esterna all’ospedale pediatrico con l’utilizzo del Pet-Therapy e del cercavene». Alla consegna dell’assegno ieri mattina era presente la vice presidente Abeo Patrizia Bonesi.

 

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