Collare elettrico al cane, denunciato un cacciatore mantovano
L'uomo, di 71 anni, è stato controllato dai carabinieri a Pegognaga
PEGOGNAGA. L'attenzione dei carabinieri non si concentra solo su chi segnala reati e sporge denuncia,ma coglie anche i soprusi ai danni di chi non si può difendere e non è in grado, e non lo sarà mai, di chiedere aiuto: gli animali. La vittima, stavolta, è un cane, un segugio, che il suo padrone, un anziano cacciatore, ha sottoposto alla tortura del collare elettrico. L'uomo, un 71enne residente a Mantova, L.R..è stato denunciato per maltrattamento di animali.
Il cacciatore è stato fermato dai carabinieri di Pegognaga l'altro giorno: documenti in regola, ma quando il cane, incuriosito dai militari, si è avvicinato, hanno notato il teletak, vietato dalla legge. E per l'uomo è scattata la denuncia.
Il teletak è un collare che rilascia dolorose scariche elettriche e viene usato da addestratori senza scrupoli e appunto da qualche cacciatore per forzare i comportamenti naturali del cane e ottenere quindi migliori prestazioni. L'impiego dello strumento è considerato a tutti gli effetti un maltrattamento e quindi perseguito penalmente. E' un collare a nastro con una scatoletta e un'antenna. All'interno del collare ci sono due punte metalliche che rilasciano scariche elettriche di intensità variabile. L'uso di questo strumento, che sembra essere ancora molto diffuso nonostante il divieto, non causa soltanto forti dolori all'animale, ma provoca anche la distruzione permamente delle cellule cerebrali. Il principio su cui si basa - dicono gli esperti - è quello dell'evitamento. Il cane viene infatti sottoposto ad una serie continua di scariche quando non esibisce il comportamento desiderato. Quindi impara che solo esibendo un particolare comportamento può interrompere il dolore.
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