Trenkwalder, 3 mesi per il piano
La società in tribunale il 20 gennaio: 5.400 stipendi ancora in sospeso. Lavoratori in assemblea a Mantova
MANTOVA. Trenkwalder ha tempo fino al 20 gennaio prossimo per presentare un nuovo piano industriale in Tribunale a Modena. Si tratta dell'agenzia interinale con tre sedi nel Mantovano (in città, a Castiglione e Suzzara) che occupa direttamente e indirettamente quasi 9mila lavoratori e che sta affrontando una complicata crisi manifestatasi con ritardi sugli stipendi di settembre. Intanto Peter Zehentleitner, amministratore unico del gruppo Trenkwalder Italia, in una lettera aperta assicura che «stiamo lavorando con tutta la nostra energia per arrivare alla soluzione del problema, soluzione che oggi posso dire mi sembra ormai vicina». L'amministratore risponde poi «attraverso numeri e fatti», a quelle che giudica ricostruzioni «fantasiose»: «Negli ultimi cinque anni abbiamo inviato al lavoro presso i nostri clienti 87.925 persone erogando stipendi netti per circa 633 milioni di euro, elaborato 713.165 buste paga. Non siamo mai stati in ritardo di un solo giorno e spesso abbiamo accreditato lo stipendio in anticipo. La contingenza attuale vede 3.420 stipendi accreditati e 5.405 ancora da accreditare, per un totale di 8.825». Nei giorni scorsi, dopo il mancato pagamento delle mensilità di settembre, l'agenzia per il lavoro aveva richiesto e ottenuto l'ammissione alla procedura di concordato preventivo.
Questa sera (martedì 25 ottobre) alle 20.15 all’assemblea convocata da Nidil Cgil nella sede del sindacato in via Altobelli sono attesi numerosi lavoratori somministrati dall’agenzia di lavoro. «Oltre ad aggiornarli sulle ultime novità - anticipa Michele Orezzi di Nidil - spiegheremo come recuperare dal committente lo stipendio di settembre, cosa accadrà per ottobre e quali azioni dovremo mettere in campo per il recupero Tfr e ferie non usufruite per coloro che hanno optato per il cambio di agenzia». In un incontro con i sindacati, la società si è impegnata a misure di garanzia per i lavoratori: per settembre ha redatto «linee guida per consentire alle aziende utilizzatrici il pagamento diretto dei lavoratori somministrati» e ha confermato la rinuncia alla «penalità di risoluzione anticipata» per i lavoratori a tempo determinato, mentre per quelli a tempo indeterminato si impegna «a favorire la cessione individuale del contratto, rinunciando all'indennità di preavviso».
Si terrà infine mercoledì 26 alle 15 in via Milazzo a Bologna un incontro con i sindacati dedicato alla situazione dei dipendenti diretti.
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