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Rivoluzione digitale: Google esporta Mantova nel mondo

Con Art & Culture una “Street View” dei gioielli della nostra città, si parte con il Te. E Palazzi propone a Mountain View di dare vita a una mostra globale online sui Gonzaga. Renzi: "La visita digitale è propedeutica, per imparare a farsi stupire dalla visita reale".

di Alessandro Taraschi
2 minuti di lettura

MANTOVA. Mantova in digitale per farla conoscere in tutto il mondo. Il progetto è ambizioso e vuole portare i capolavori della nostra città «anche al turista indonesiano», come sottolinea Giorgia Abeltino, direttore mondiale del Google Cultural Institute. Proprio nella sede londinese della divisione del colosso di Mountain View dedicata alla «democratizzazione della cultura», evidenzia Abeltino, è nata, insieme al sindaco Palazzi e all’assessore Baroncelli, l’idea di rendere Mantova la capofila italiana della digitalizzazione che Google sta portando avanti da cinque anni. Il Cultural Institute si propone di rendere fruibile a chiunque arte e cultura e di sfruttare al meglio le potenzialità del digitale lavorando in sinergia con le istituzioni.

Se si trattasse di una mera trasposizione di fotografie online non si parlarebbe di novità. Ma la digitalizzazione cui ambisce la piattaforma web Google Art & Culture (si possono scaricare anche le app per i dispositivi Apple iOS - qui - e Android - qui) è molto di più. All’interno (qui) si possono trovare materiali culturali di oltre 1.200 istituzioni partner, tra cui ora ne spiccano molte anche di Mantova, da Palazzo Te alla Teresiana. «Inizialmente i partner erano solo 17 – racconta Abeltino –, seppur importanti come gli Uffizi. Questo perché si credeva che il digitale fosse nemico della cultura, ma il digitale è volano di crescita e interesse. Se io sono indonesiano e non conosco Palazzo Te probabilmente non andrò a visitarlo quando andrò in Italia ma se attraverso il digitale imparo a conoscere queste bellezze è probabile che quando viaggerò in Italia vorrò vederlo. Ora i partner con cui lavoriamo sono oltre 1.200, perché si è capita l’importanza della sinergia».

Abeltino: "Ecco come Google esporterà Mantova nel mondo"

L’obiettivo del Cultural Institute con Mantova capitale italiana della cultura 2016 non è di trasporre in digitale «solo un palazzo o un museo ma la città: le bellezze, la storia, la cultura, l’arte, le tradizioni, i sapori – elenca il direttore della piattaforma – di Mantova in tutte le sue sfaccettature, per farla conoscere al mondo. Così per la prima volta abbiamo dato una visione a 360° di questa città».

Un passo alla volta, ovviamente. Il primo luogo che si può esplorare è Palazzo Te, presentato oggi (giovedì 3 novembre). Ci si può spostare nelle sale come si è abituati a fare per le vie delle città con Street View - ed è una vera e propria Street View Tour del palazzo - si possono visitare le mostre digitali che ne raccontano la storia, l'architettura, la pittura. E ancora sono state digitalizzate 130 opere e 40 in altissima definizione con la Art Camera, uno strumento ad hoc che è stato usato per la prima volta in Italia e consente di zoomare anche i dettagli impossibili da ammirare ad occhio nudo, come gli altissimi soffitti della Sala dei Giganti, ad esempio.

Un’offerta digitale che si propone di essere propedeutica alla visita della città, non certo sostitutiva. «Deve creare l’attesa che poi si concretizzerà con il senso di stupore che si prova ogni volta che si viene in questa meravigliosa città, che toglie il fiato per la sua bellezza», afferma il premier Matteo Renzi. Il sindaco Palazzi dal canto suo guarda già oltre e propone a Google una mostra digitale di tutto il patrimonio dei Gonzaga sparso per il mondo. Una sorta di Celeste Galeria totale, per raccogliere online quanto di grande Mantova ha prodotto nella storia e ora non si trova più qui. Un secondo passo dopo aver iniziato ad esportare digitalmente la città nel mondo grazie all’accordo con Google.

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